Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

52. A Michelangelo Baglioni 397
dine di S. Stefano e di essere investito della commenda fondata dal padre nel 1571. Come
dichiarò davanti ai dodici cavalieri del consiglio, era dottore “in belle lettere” e segretario
in Germania di monsignor Carlo Carafa, nunzio presso l’imperatore. Dichiarò, infine, di
avere sposato una donna dei Bocchineri, Casini, I cavalieri di Pistoia, p. 362-363.
9 Dal 1631 al 1634 fu ambasciatore della repubblica di Venezia a Madrid Francesco Corner
(1597-1651), figlio di Girolamo e di Pisana di Federico Priuli. Nel 1617 entrò nel maggior
consiglio e nel 1620 accompagnò a Madrid l’ambasciatore veneziano Alvise Contarini.
Dopo avere ricoperto incarichi pubblici e seguito la questione della successione di Mantova
come ambasciatore della serenissima in Savoia (1628-1630), fu destinato all’ambasciata di
Madrid, dove giunse nell’ottobre del 1631 in sostituzione di Alvise Mocenigo. Tornato in
patria nel 1635, fu eletto al senato e alla zonta e ricoprì altre importanti cariche nel governo
della repubblica. I Corner erano del partito dei papalisti e assai potenti, tanto da venir
chiamati i ‘Medici’ di Venezia. A Zuan Battista Venier nel 1628 sembrava che “essi fussero
di tal potentia che potessero minacciare alla repubblica, s’ella avesse voluto sottoporli come
privati cittadini all’obbedienza delle leggi e de’ magistrati”, C. Povolo, in DBI, vol. 29,
Roma 1983, pp. 202-205; Cozzi, Venezia, p. 206, 236; Cozzi, Knapton, Scarabello,
La repubblica, p. 116.