Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
corte cattolica, onde non possiamo persuaderci che egli habbia voluto usare
con esso noi questo termine i di dar mallevadore il Turconi et nel medesimo
tempo ordinare a lui che non paghi.
Soggiugnerete ancora che se non si rimedi prontamente a questo disordine
saremo necessitati di darne conto et dolercene con sua maestà, et di
mano in mano vi conterrete in ciò più / vivamente et con maggior sentimento
secondo le opposizione che vi fussero fatte, non potendosi sentire
nonché comportare j che per ritenere la detta somma voglia mettere in
campo la pretentione delle mesate decorse; et vedrete dalle lettere del duca
di Feria a quando ricercò detto imprestito, che gli fu negato volerlo fare
a detto conto, onde offerse il Turconi per mallevadore; et haverete campo
largo a ricordare oltre alle mesate pagate la prontezza nostra in tante
commodità fatte l’anno passato di varii imprestiti, et delli ultimi 100
mila scudi accomodati quando fu qua il conte Massimo Bolognini 10 , et che
ritenendo questi sarebbe una mala ricompensa di tanti servizii fatti da noi
nelle occorrenze passate per li interessi di sua maestà; sfuggendo sempre
di entrar nel punto del contenuto della capitolazione et a che segno si
estendino le obligazioni nostre, sicome in Spagna ne è stata informata sua
maestà et i suoi ministri, et essendone voi così bene ragguagliato k saperete
come vi havrete a contenere, tenendo sempre / fermo che non se n’habbia
a trattare né conoscere a Milano.
Il marchese Manfredi Malaspina 11 possiede alcuni beni a Godiasco, stato
di Milano, i quali dal marchese Bernabò 12 suo padre et da lui medesimo
furono incorporati et assegnati alla nostra religione di Santo Stefano in vita
del granduca Cosimo nostro padre, che gode il cielo, per parte del fondo et
dote della commenda che assegnorno a detta religione nella fondazione del
priorato di Ancona, talché il dominio diretto attiene a detta religione et
il marchese Manfredi come commendatario gode il semplice usufrutto. Et
però vogliamo che gli interessi del detto marchese sieno portati et aiutati,
non dovendo comportare che detti beni di Godiasco sieno incorporati da
qualsivoglia camera né molestati da qualunque persona, dovendo servire per
alimenti proprii de’ commendatarii; et come negozio della nostra religione,
confi diamo che in riguardo nostro il signor don Gonzalo et tutti i ministri
habbiano a darne ogni facilità, et voi ne farete ogni opera. /
i «termine» corretto nell’interlineo al posto di «artifizio» a testo cancellato.
j «-e» corretto nell’interlineo al posto di «-le» a testo cancellato.
k «ragguagliato» corretto nell’interlineo al posto di «informato» a testo cancellato.