Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
Noi siamo creditori della regia corte di Napoli di ducati trecentonovantaseimila
ottocentotrentasei, conforme la nota alligata di numero primo,
dependendo il nostro credito da dua capi.
Uno, dei conti compresi nel contratto fatto con il signor viceré almirante
di Castiglia sotto dì 15 di maggio 1644, importanti ducati dugentotredicimila
novecentosessantanove. 1.12, per i quali ci furono dati in pagamento i
casali della città di Cosenza, con patto espresso et promessa ancho di detto
viceré, in parola di sua maestà, che ci dovessero esser sempre mantenuti,
et che in ogni caso che per qualsivoglia cagione non potesse haver effetto
la detta consegna noi non potessimo esser levati del possesso di detti casali
sinché non ci fusse consegnato l’equivalente in altre terre del regno, come
vedrete per l’alligato sommario di detto contratto segnato numero secondo d .
Nonostante il qual contratto et promesse noi fummo avanti le turbolenze
del regno spogliati de facto di detti casali, et i nostri ministri ne furono da
quei paesani con mal termine discacciati et levati di possesso senza che la
regia corte ne facesse motivo alcuno né ci habbia in altro reintegrato, onde
/ c. 673v / restammo scoperti con detto credito di ducati 213969.1.12, per
il quale havevamo havuto in pagamento detti casali.
Et secondariamente depende il nostro credito dall’haver la regia corte
dall’ottobre 1643 sino a hoggi continuato a ritenere et pigliare ogn’anno
per sé le nostre entrate sopra le terre salde della dogana di Foggia, di scudi
trentaseimilacinquecentosettantatré et un terzo, dependenti dalla dote già
assegnata da sua maestà alla serenissima arciduchessa nostra madre et dal
censo del serenissimo duca d’Urbino 7 aspettante hoggi alla e granduchessa
nostra consorte, che fanno in tutto le dette annate ritenute la somma di
ducati centoottantaduamila ottocentosettantasei et due terzi, conforme la
medesima nota di numero primo.
Et così tutto il nostro credito per i due conti predetti, conforme la medesima
nota, resta in sustanza hoggi nella somma di ducati trecentonovantaseimilaottocentotrentasei.
Et con questo credito ci resta ancho il disturbo di essere stato maltrattato
verso di noi nell’esserci levato de facto il possesso de’ casali suddetti et
cacciatone i nostri ministri senza pigliarcisi alcun provvedimento, contro la
parola regia et patto del contratto.
Oltre di che noi habbiamo in regno altri effetti di crediti fi scali, gabelle et
altro, conforme la nota di numero 3°, in tutti i quali riceviamo gran danni,
d Il documento non risulta presente tra gli allegati all’istruzione.
e Segue «serenissima» cancellato.