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Le parole rimaste - Edit

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226<br />

Capitolo IV | Dall’era del socialismo reale<br />

in essa, almeno nelle intenzioni, di ridiventare l’intellettuale organico, nuovamente<br />

forte della persuasione che lo strumento poetico-letterario possa operare<br />

sul tessuto sociale, se a sorreggerlo c’è una solida convinzione ideologica. Così<br />

a volte si lancia in acute e talora anche audaci critiche indirizzate non unicamente<br />

ai sintomi di ‘cedimento morale’ delle masse jugoslave di fronte all’incalzante<br />

mentalità consumistica di tipo occidentale 349, ma altrettanto – se non con ancora<br />

maggiore lucidità – alle deviazioni dei rappresentanti politici e della burocrazia<br />

dalla strada maestra che teoricamente avrebbe dovuto condurre tutti quanti<br />

verso un avvenire alieno da privilegi e da soprusi. Valga La tessera rossa come<br />

esempio di quanto si va dicendo:<br />

Sotto il cuscino mise la tessera rossa<br />

(gli era stata consegnata insieme ad un garofano<br />

che aveva gettato via subito: non ne gradiva l’odore)<br />

e cercò di immaginarsi che cosa gli avrebbe dato ora il futuro.<br />

Certamente avrebbe vinto il concorso in cui si chiedevano<br />

“qualità morali adeguate”<br />

e sarebbe stato assunto nell’azienda import-export.<br />

Se avesse parlato in ogni riunione<br />

facendo proprie le opinioni del segretario della <strong>Le</strong>ga<br />

e collaborato con il presidente dei Sindacati<br />

(bisogna attirare attenzione e generare fi ducia)<br />

entro sei mesi avrebbe potuto essere capo-reparto<br />

e forse fra un anno anche direttore.<br />

(In fondo, fra l’altro, era pure laureato).<br />

Sorrise al suo domani e chiuse gli occhi soddisfatto,<br />

accarezzando con dita leggere la tessera rossa<br />

che gli sorreggeva la testa, sotto il cuscino.<br />

Neanche nel sonno, però, riuscì a sognare<br />

di diventare solo un comunista.<br />

<strong>Le</strong> poesie del Dito puntato a tratti possono anche piacere per l’espressione<br />

spontanea e franca, o anche per l’estrinsecazione tagliente (battagliera nella difesa<br />

dei princìpi ideali e nella denuncia delle deformazioni insite nell’organismo<br />

sociale) e diretta, che occasionalmente si eleva ad una consistenza simbolica elementare<br />

e ciò nonostante effettuale, come nella lirica La gramigna:<br />

349 In modo particolare in quelle parti economicamente più sviluppate del defunto Stato jugoslavo.

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