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Le parole rimaste - Edit

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Capitolo V | La seconda stagione: dal «noi» all’«io» (1963-1974)<br />

be determinato la svolta registrata nei primi anni Sessanta. Sia permesso, perciò,<br />

di introdurre alcune note preziose, onde conservare la memoria del passato,<br />

relative ai concorsi di poesia dell’Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume,<br />

dai quali si passerà ad un concorso plurale di letteratura (e non solo), dal nome<br />

“Istria Nobilissima” che continuerà oltre il Novecento.<br />

Gli anni della poesia<br />

Nel 1954, scegliendo fra le 26 poesie inviate da 12 concorrenti, la giuria premiò<br />

Giacomo Scotti di Fiume, Evelina Collori di Rovigno e <strong>Le</strong>opoldo Sergo di<br />

Pedena. <strong>Le</strong> poesie di Scotti e Collori apparvero nel numero doppio 23-24 del<br />

dicembre 1954 del quindicinale. Esattamente un anno dopo, nel numero pure<br />

doppio del dicembre 1955, il periodico pubblicò le poesie di Vittorio Finderle<br />

junior di Fiume, di Lucifero Martini e di Giovanni-Nino Santin di Rovigno, premiate<br />

in quell’anno. Dunque, erano apparsi due nomi nuovi.<br />

Sempre in dicembre, nel 1956, furono pubblicati i testi delle liriche per i premi<br />

assegnati a Vittorio Finderle jr., al fiumano Egidio Milinovich e al polese<br />

Claudio Deghenghi. Altri due nomi nuovi alla ribalta. L’esito dell’edizione 1957<br />

del concorso (36 concorrenti con 53 componimenti) fu reso noto l’anno successivo:<br />

i premiati furono Giacomo Scotti e Romano Farina, quest’ultimo polese<br />

spostatosi a Fiume. A differenza degli altri nomi nuovi dei precedenti concorsi,<br />

Farina resterà sulla breccia, sia della creatività letteraria che del giornalismo, per<br />

lunghi anni, fino alla morte, fornendo prodotti di livello molto dignitoso.<br />

I risultati del concorso del 1958 (20 autori partecipanti, 28 liriche) furono resi<br />

noti nel maggio del 1959 nel numero doppio 7-8 di «Panorama». Questi i premiati:<br />

Lucifero Martini, Giacomo Scotti, Evelina Kolarić (ex Collori) e Anita<br />

Forlani, fiumana trapiantata a Dignano. Quest’ultima appare per la prima volta<br />

nel concorso, ma il suo nome si insedierà saldamente più dal panorama della<br />

letteratura italiana istro-quarnerina.<br />

Nel 1960 si ebbe un trionfo per ciò che riguarda il numero dei concorrenti,<br />

ben 49, che inviarono in tutto 90 poesie. I premiati furono: Umberto Matteoni<br />

di Pola, Egidio Milinovich, Anita Forlani, Silvano Sau di Isola d’Istria e Claudio<br />

Ugussi di Buie. I concorrenti nuovi sono tre. Col tempo Sau si dedicherà esclusivamente<br />

al giornalismo, Ugussi coltiverà soprattutto la narrativa e la pittura,<br />

con grande successo nell’uno e nell’altro campo. La giuria di quel concorso considerò<br />

l’esito una vera e propria svolta. E svolta fu davvero: una nuova generazione<br />

era in cammino.<br />

Per il 1960 va pure registrato un episodio inusuale per la Jugoslavia dell’epoca,<br />

dove qualsiasi pubblicazione doveva passare per i canali ufficiali, sottoposta<br />

a censura ed edita da enti statali: Giacomo Scotti, messo fuori dal giornale<br />

«La Voce del Popolo» per ordine della ‘nomenklatura’ del regime, pubblicò<br />

a proprie spese un libriccino di poesie tutt’altro che “sovversive” dal titolo

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