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Le parole rimaste - Edit

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Introduzione<br />

tradizione-avanguardia, ovvero confronto tra generazioni. Perché nessuno nel<br />

confronto ha soppiantato chicchessia. Ciascuno ha cercato di rispecchiare nei<br />

testi letterari le peculiarità della realtà che cambia. Ogni cambiamento socio-politico<br />

ha contribuito ad imprimere piccole scosse al sistema statico delle lettere<br />

producendovi inevitabilmente dei cambiamenti.<br />

Eventualmente uno schema bipartito è applicabile ai due filoni principali<br />

che si sono storicamente disegnati nella letteratura italiana dell’Istria e di Fiume:<br />

quello che potremmo considerare della linea retta che privilegia le forme tradizionali,<br />

classiche (cui appartengono Osvaldo Ramous, Alessandro Damiani,<br />

Sergio Turconi, Mario Cocchietto, Mario Schiavato, Giacomo Scotti, Lucifero<br />

Martini, Anita Forlani, Mauro Sambi, Gianna Dallemulle Ausenak, Ester Barlessi,<br />

Ezio Mestrovich, Claudio Ugussi, Isabella Flego, Mirella Malusà, Romina<br />

Floris, Lidia Delton, Nirvana Ferletta-Beltrame, Vlada Acquavita, Franco Juri,<br />

Mario Bonassin, Fulvio Šuran, Pino Trani, Venci Krizmanich, ecc.) e quello degli<br />

scrittori che optano per la spirale, per forme di sperimentalismo (rappresentate<br />

da Roberto Dobran, Loredana Bogliun, Laura Marchig, Maurizio Tremul,<br />

Nelida Milani, Koraljka <strong>Le</strong>kovich, Carla Rotta, Paola Delton, Ugo Vesselizza,<br />

Marco Apollonio, Daniel Škatar, Alessandro Salvi, Aljoša Curavić, ecc.).<br />

Lo studio delle vicende letterarie e culturali dianzi ricordate ha bisogno di alcuni<br />

chiarimenti di metodo. Si tratta di un’opera collettanea, cui hanno lavorato<br />

ben diciassette persone tra ricercatori e collaboratori. Perciò, un elemento importante,<br />

ricorrente in queste pagine, è il carattere di “redazionalità”: alcuni testi<br />

hanno una dimensione pluriautoriale, sono stati compilati separatamente e poi<br />

amalgamati dai redattori.<br />

Il lavoro è basato sulle fonti primarie, sullo studio diretto dei testi letterari,<br />

e sulle fonti secondarie, cioè sulla lettura critica degli studi già pubblicati sul<br />

tema ‘letteratura della componente italiana in Istria e a Fiume’. Come è buona<br />

regola fare sempre, i collaboratori che hanno lavorato alla Storia della <strong>Le</strong>tteratura<br />

CNI, hanno cercato di considerare i fenomeni letterari in relazione ai contesti<br />

storico-sociali in cui essi sono nati e si sono sviluppati. È stata la regola<br />

aurea: per comprendere un qualsiasi testo letterario è fondamentale il contesto.<br />

Si tratta poi di vedere come il piano storico-sociale è legato al piano personale-soggettivo<br />

e all’immaginario letterario, come cioè la penna dei diversi<br />

autori ha filtrato di volta in volta le intemperie, i conflitti e le svolte della società,<br />

e come li ha innestati nella memoria individuale e, se e quando possibile,<br />

nella memoria collettiva.<br />

Ambito culturale, società e autore sono i tre elementi fondamentali per la creazione<br />

dell’opera letteraria: ciascuno di essi dà il proprio contributo alla codifica<br />

dei significati di una lingua e al loro uso individuale; conoscerli e riconoscerli<br />

nel contesto è il primo passo per la comprensione di un’opera. Nel ravvisare<br />

la stretta interdipendenza fra opere letterarie e fatti sociali e di costume, ci si è<br />

distaccati dalla tradizione della critica estetica pura e si è resistito agli attentati<br />

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