07.06.2013 Views

Le parole rimaste - Edit

Le parole rimaste - Edit

Le parole rimaste - Edit

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

620<br />

Capitolo VI | Dire in dialetto<br />

Oltre alla musica, la grande passione di Vlado Benussi è la Musa vernacolare.<br />

La sua anima musicale s’intreccia naturalmente con quella poetica, per diventare<br />

un tutt’uno nel momento in cui le poesie diventano il testo delle sue canzoni.<br />

Negli anni passati ha ottenuto diversi premi per la poesia in dialetto rovignese a<br />

“Istria Nobilissima”. Benussi ha partecipato al Concorso per la prima volta nel<br />

1976 con la raccolta Puòche paruòle [Poche <strong>parole</strong>]. Quella prima esperienza è stata<br />

rilevante per il futuro dell'autore rovignese. Benussi ha compreso subito l'importanza<br />

di partecipare con opere che abbiano spessore qualitativo. Sono seguiti anni<br />

di serio lavoro che lo hanno reso più maturo. Il lungo tirocinio gli ha permesso<br />

di confrontarsi con autorità e senza complessi d'inferiorità con i nomi eccellenti<br />

della tradizione poetica dialettale istro-quarnerina. I frutti dell'impegno non sono<br />

mancati. Nel 1997, alla XXXI edizione del Concorso, ha ottenuto un secondo<br />

premio nella categoria della poesia in dialetto con la silloge In sirca del sul [In cerca<br />

del sole] 1061. Nella prefazione dell’Antologia delle opere premiate (1998) la raccolta<br />

è stata segnalata da Elvio Guagnini per le liriche memorialistiche che “esprimono<br />

una situazione di estraneità al presente, cui si intrecciano allusioni politiche,<br />

tributi alla grandezza di personaggi del passato, rievocazioni consolatorie di<br />

un tempo lontano e innocente”. All’edizione del 1999 Benussi si è aggiudicato un<br />

altro secondo premio per la silloge Bronse ca neîcia intu’l buleîstro [Brace che nicchia<br />

nella cinigia] 1062, nella quale ricompare la mitologia della piccola patria rovignese e<br />

del suo paesaggio ambientale e umano in decadenza. Anche alla XXXV edizione<br />

del Concorso (2001) a Benussi è stato assegnato il secondo premio per la raccolta<br />

Giùse da lugiàdaga [Gocce di rugiada] 1063. Delineando nella prefazione dell’Antologia<br />

(2002) il carattere dei lavori premiati, Irene Visintini ha posto in evidenza<br />

l’importanza dell’opera di Benussi per “la conservazione e la valorizzazione del<br />

linguaggio romanzo, ormai in via d’estinzione”. Ancora una menzione onorevole<br />

a “Istria Nobilissima” nel 2003 per la raccolta Fiàbule [Favole], nella quale Benussi<br />

si riconferma il cantore innamorato di Rovigno e del suo paesaggio, ai quali si<br />

sente legato da un indissolubile cordone ombelicale. Tra gli ultimi riconoscimenti<br />

per l'attività poetica, va menzionato un secondo posto ottenuto nel 2006 alla XV<br />

edizione del premio letterario dell'Associazione San Paolo di Treviso "Noi" per la<br />

poesia El gianeîco [Il freddo di gennaio]. La lirica, che fa parte della silloge In sirca<br />

del sul (1997), ritrae in versi plastici e figurativi aspetti della natura e del paesaggio<br />

d’una Rovigno bellissima, che il poeta vede sempre più minacciata: «El gianeîco<br />

1061 VLADO BENUSSI, In sirca del sul [In cerca del sole], Antologia di “Istria Nobilissima”, XXXI ediz.,<br />

1998.<br />

1062 VLADO BENUSSI, Bronse ca neîcia intu’l buleîstro [Brace che nicchia nella cinigia], Antologia di “Istria<br />

Nobilissima”, XXXIII ediz., 1999.<br />

1063 VLADO BENUSSI, Giùse da lugiàdaga [Gocce di rugiada], Antologia di “Istria Nobilissima”, XXXIV<br />

ediz., 2002.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!