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Le parole rimaste - Edit

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Giacomo Scotti<br />

zione nella sua ars poetandi dell’oggettivismo. Di quell’oggettivismo che l’autore<br />

era andato progressivamente smorzando già a partire dai primi anni Cinquanta,<br />

come sta a dimostrare la lirica <strong>Le</strong> stelle sul pantano 475, di cui qui riportiamo<br />

i primi 21 dei 110 versi:<br />

<strong>Le</strong> stelle sul pantano<br />

sbiancano sere d’Istria<br />

e galoppi di nuvole pèstano<br />

orme sformate d’alghe<br />

quando campagne assonnano<br />

viatori contadini.<br />

Fuggiamo oltre distanze<br />

policromate d’erbe<br />

col canto di grilli in cuore<br />

col fascino di siepi<br />

e affanni di cespugli<br />

e sapori d’asprezze rusticane<br />

a piegarci sul mare:<br />

per una messe d’onde<br />

da saziarti quest’occhi<br />

bambina, e le tue labbra<br />

tumide di brezza,<br />

e brezza cogliere<br />

per carezzare chiome<br />

delle barche che fanno<br />

siepi di lucciole a mare.<br />

Supponendo comunque, per solo un momento, che le liriche L’uomo non è ombra<br />

ed oblio e Sto tremando per te siano state scritte non da Scotti ma da un qualunque<br />

altro autore generazionalmente lontano dal background culturale del neorealismo,<br />

si sarebbero potuti pure in questo caso inserirle nel gusto neorealista?<br />

Possiamo pacificamente dire di no. Semmai quei versi andrebbero semplicemente<br />

definiti realistici e andrebbero genericamente situati nel realismo. Ciò sta<br />

a dimostrare che non solo neorealismo e gusto neorealista non vanno confusi,<br />

ma anche che nemmeno gusto neorealista e realismo vanno confusi.<br />

Nella silloge Se il diavolo è nero del 1963 c’è una lirica emblematicamente lontana<br />

dal neorealismo, intitolata Poesia: «Gli attimi di sincerità / delle <strong>parole</strong>-pesce<br />

nella rete / tra l’abisso e l’attimo / di dire morte o mare». Con bella similitudine<br />

che lascia ampio margine alla riflessione, il poeta si esprime sulla Poesia, la cui<br />

475 Scritta nel 1954 e pubblicata nel 1964 a cura del “Circolo dei poeti, dei letterati e degli artisti”<br />

dell’UIIF, <strong>Edit</strong>, Fiume.<br />

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