Le parole rimaste - Edit

5. Altri autori: Oscar Sudoli,
Giordano Paliaga, Mirella Fonio,
Maria Macuka-Turak
Il 1969 cominciò nel segno di una “crisi di crescita e di maturità” per la creazione
artistico-culturale della minoranza italiana, come fu detto a Pola il
12 febbraio in un incontro organizzato dal Circolo dei Poeti, Letterati ed
Artisti (CPLA) dedicato alla cultura degli italiani dell’Istro-quarnerino. Si era alla
“ricerca di una linea culturale unitaria del gruppo nazionale italiano” fatto oggetto,
dall’agosto dell’anno precedente, di violenti attacchi da parte di esponenti della
cultura e della letteratura croata istriana. Nelle fi le della minoranza il dibattito
era appena avviato, fu pertanto prevista una conferenza di tutti i poeti, scrittori e
artisti per “determinare la linea da seguire per salvaguardare ed arricchire la nostra
fi sionomia culturale in questo momento storico e in questo spazio geografi
co” (come si legge in un resoconto apparso il 13 febbraio sulla «Voce del Popolo»)
in un momento in cui “tutte le nostre forze sono tese, e dovranno esserlo
sempre di più, a far pesare sul piano sociale la nostra presenza”.
Fu prospettata perfino la pubblicazione di una rivista semestrale di letteratura
e d’arte da affiancare al trimestrale «La Battana», ma non se ne fece nulla. Anzi,
sotto i colpi dell’insorgente nazionalismo croato, un fenomeno sul quale torneremo
più avanti, si corse il pericolo di perdere ciò che già si aveva.
Oscar Sudoli
Nel 1969 gli esiti del concorso “Istria Nobilissima” videro l’affermazione incontrastata,
nella narrativa, di Oscar Sudoli per il romanzo breve Il respiro della
pianura 854. Si trattava di un racconto di largo respiro, tematicamente fuori dai
soliti contesti, di eccezionale freschezza. Un romanzo che oggi fa dire: ecco,
854 Pubblicato nell’Antologia “Istria Nobilissima” vol. II, UIIF-UPT, 1969. L’autore aveva già pubblicato
nel Quaderno letterario n. 2 del 1965 il racconto Il sole sotto il pastrano.
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