07.06.2013 Views

Le parole rimaste - Edit

Le parole rimaste - Edit

Le parole rimaste - Edit

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

248<br />

Capitolo IV | Dall’era del socialismo reale<br />

la cultura della CNI, è alquanto considerevole. Oltre ad organizzare incontri e<br />

convegni come quello di Cittadella del 1964 378, scrive numerosi saggi e articoli<br />

su riviste italiane, croate, serbe, tedesche, svizzere, americane, ecc., facendosi<br />

per tutti mediatore tra le culture, facilitatore di apprendimento e di relazioni<br />

umane. Pur ribadendo e difendendo in numerosi articoli la propria italianità ed,<br />

in genere, sottolineando il ruolo della minoranza italiana negli spazi dell’Istroquarnerino,<br />

si rifiuta sempre fermamente di entrar a far parte attiva delle file<br />

dell’Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume, da lui considerata un’organizzazione<br />

monopartitica e non vicina al suo modo di sentire e vedere la comunità<br />

dei rimasti 379. È costretto pure a difendersi da chi in Italia interpretava come<br />

un tradimento la sua decisione di rimanere a Fiume. In un articolo di Amato<br />

Chiozza, pubblicato il 6 gennaio 1958 sul periodico «Difesa Adriatica», si legge<br />

che Ramous è “un rinnegato italiano, uno dei più sporchi, più vergognosi, più<br />

carogneschi individui che abbiano insozzato Fiume e l’Istria nell’ultimo quindicennio”.<br />

Ramous non esita a sporgere denuncia e si rivolge al MAE, al Procuratore<br />

della Repubblica e al Console generale d’Italia a Capodistria. La citazione<br />

per giudizio direttissimo si conclude a suo favore.<br />

I fondamenti estetici del pensiero e della poetica<br />

Dalle prime pubblicazioni di poesia nella rivista «Delta» e fino all’ultima raccolta<br />

Pietà delle cose, la poesia di Ramous si muove entro una linea programmatica<br />

epistemologicamente dotata di un processo ascensionale, in quanto il suo andamento<br />

si affranca per lo più dalle circostanze del reale storico. Ma non per eluderle,<br />

quelle circostanze, e nemmeno per rifugiarsi in sfere estetiche pure, come<br />

succedeva ad esempio per tanto ermetismo in voga fra le due guerre mondiali,<br />

proprio quando il poeta iniziava a scrivere, bensì per surrogarle e per situarle su<br />

un alto crinale, sul quale vengono emblematizzate nei due epistemi essenziali<br />

della sua poetica: l’inarrestabile trascorrere del tempo e l’instabilità, la precarietà<br />

della vita. Ogni tensione sensitiva riscontrabile nel poeta discende dai detti epi-<br />

378 Il Convegno di Cittadella patrocinato dall’editore Rebellato segna il primo incontro formale tra<br />

scrittori italiani e jugoslavi realizzato in un periodo in cui non sono ancora cristallizzati i rapporti<br />

con l’Italia e il semplice transito tra le due sponde dell’Adriatico è ancora diffi cile. I problemi perciò<br />

non mancano e sono numerosi i tentativi di ostacolare l’appuntamento. L’Associazione degli<br />

Scrittori della Jugoslavia invita gli intellettuali croati, serbi, bosniaci e sloveni a non presentarsi,<br />

ma Ramous riesce a superare gli ostacoli e il Convegno si svolge, al di fuori da qualsiasi intrusione<br />

politica, dal 29 ottobre al 1° novembre 1964.<br />

379 Si leggano a proposito gli articoli di O. RAMOUS: “Aspetti poco noti di una minoranza”, in «La<br />

Fiera <strong>Le</strong>tteraria», Roma, 7 luglio 1966, p. 15; “Kulturni život naše talijanske manjine” [La vita<br />

culturale della nostra minoranza italiana], in « Politika», Beograd, 23 agosto 1959, p. 18; “Poeti<br />

taliani d’oggi a Fiume e nell’Istria”, in «Trieste», n° 62, luglio 1964, p. 13.; “A quale area culturale<br />

appartengono le minoranze?”, in «Trieste», n° 75, 1966.; “Resta limitata dal partito la vita culturale<br />

jugoslava”, in «Giornale d’Italia», Roma, 23-24 marzo 1968, p. 6.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!