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Le parole rimaste - Edit

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5. Loredana Bogliun<br />

Esiste una produzione poetica dialettale con esclusivo valore folcloristico<br />

e senza alcuna o scarsa rilevanza letteraria, legata sovente ad un<br />

generoso dilettantismo, ma esiste anche una poesia neodialettale, il<br />

cui statuto è quello di una poesia scritta in dialetto ma sganciata dall’orizzonte<br />

culturale circoscritto della poesia vernacolare. Da qui nasce la cosiddetta poesia<br />

neodialettale, ossia quella corrente poetica che usa il dialetto non per descrivere<br />

i luoghi, le tradizioni, il popolo, ma per dare voce soprattutto al proprio io interiore.<br />

Loredana Bogliun ne è una degna rappresentante.<br />

Quando ancora la poesia dialettale era considerata una sorella perpetuamente<br />

minore della poesia in lingua, quasi fosse un’esperienza subordinata, forzatamente<br />

periferica, da recludere nel ristretto recinto della “piccola patria” paesana<br />

e/o cittadina, Loredana Bogliun offre il suo forte contributo al superamento<br />

di questa pregiudiziale e obbliga a rimuovere inutili e sterili preconcetti<br />

nei confronti della poesia dialettale. La poetessa dignanese si è guadagnata una<br />

nicchia significativa nell’ambito della poesia prodotta in dialetto nella regione<br />

istro-quarnerina, ed è tra i pochi autori ad aver varcato il confine, meritando la<br />

giusta attenzione di eminenti poeti come Franco Loi ed Andrea Zanzotto, e critici<br />

come Franco Brevini 1003. Nel rilevare un forte rilancio della poesia dialettale<br />

femminile, Brevini sostiene che “oggi il gruppo femminile, riflettendo un processo<br />

socio-culturale più ampio, si è notevolmente infoltito, includendo spesso<br />

autori di prim’ordine: si pensi a Franca Grisoni, Bianca Dorato, Ida Vallerugo,<br />

Elsa Buiese, Loredana Bogliun, per citare solo le più note” 1004. Nell’opera Brevini<br />

considera la poetessa dignanese autrice di una lirica che, lungi dall’essere relegata<br />

in ambiti municipali, mostra di essere perfettamente al corrente delle influenze<br />

più moderne e di muoversi in direzione europea.<br />

1003 Franco Brevini ha incluso l’autrice istriana tra i poeti dialettali italiani del Novecento nell’opera<br />

<strong>Le</strong> <strong>parole</strong> perdute. Dialetti e poesia nel nostro secolo, Torino, Einaudi, 1990.<br />

1004 FRANCO BREVINI, <strong>Le</strong> <strong>parole</strong> perdute...cit., p. 359.<br />

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