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Le parole rimaste - Edit

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<strong>Le</strong>tteratura sui giornali, sui periodici e su altre pubblicazioni del dopoguerra<br />

Cooperativa editoriale si inserì infi ne la pubblicazione della rivista «30 giorni»<br />

che uscì dal settembre del 1945 al dicembre del 1947, ma non concesse spazio<br />

alla letteratura, essendo una rassegna mensile “di politica e cultura internazionale”<br />

(diretta da Dino Faragona e Andrea Casassa).<br />

Benché ci fosse penuria di carta e quella poca a disposizione fosse pressocché<br />

interamente fi nalizzata alla politica, alla propaganda e ai giornali, c’era anche informazione<br />

culturale, si registravano tutte le iniziative culturali e artistiche, particolarmente<br />

numerose, che portarono, già nel 1945, alla creazione, per esempio,<br />

di tre compagnie fi lodrammatiche a Fiume, due a Rovigno ed altre a Pola,<br />

Abbazia, Albona, Lussinpiccolo, Dignano, Gallesano, Parenzo e Pisino. Complessi<br />

corali sorsero in undici cittadine e borgate. Nel gennaio 1946 fu costituita<br />

la prima compagnia di prosa stabile in seno al Teatro di Fiume, il Dramma Italiano.<br />

Sorsero, un poco ovunque, anche bande musicali, orchestre melodiche e<br />

da camera, orchestrine, complessi mandolinistici, ecc. Fu promossa l’iniziativa<br />

per la raccolta di libri destinati alla formazione di biblioteche. I problemi culturali<br />

furono il tema di una conferenza tematica convocata dall’UIIF il 6 gennaio<br />

1946 a Fiume, con la partecipazione di oltre duecento delegati ed ospiti provenienti<br />

da tutte le località della regione. Furono presentate relazioni sulla cultura<br />

in genere, sulle scuole italiane, sulla stampa italiana, su musica e teatro. Ancora<br />

una volta fu detto poco o nulla a proposito di letteratura. Ciò non signifi ca che<br />

il settore fosse trascurato. Infatti si era coscienti che “quanto fi nora si è potuto<br />

fare per dare incremento allo sviluppo della nostra cultura non è neppure lontanamente<br />

adeguato alla nostra comune volontà ed alle nostre esigenze”, si leggeva<br />

in un appello diffuso il 7 aprile dall’UIIF. “Gli ostacoli che si frappongono<br />

(…) sono di carattere precipuamente fi nanziario”, sicché fu promossa una<br />

sottoscrizione in denaro “per la costituzione di un fondo destinato a dare incremento<br />

alla cultura italiana a Fiume e nell’Istria”, una “cultura italiana nuova<br />

e d’avanguardia nel senso migliore della parola”. L’appello diceva pure: “Se la<br />

cultura italiana nella nostra regione, se la vita nazionale languirà o morirà, la colpa<br />

sarà soltanto di noi italiani (…). Ma questo non avverrà! 109”.<br />

In margine a queste iniziative, si pensò anche a stimolare la creatività letteraria:<br />

nel novembre del 1945 l’Unione degli Italiani bandì il primo Concorso<br />

letterario a premi (abbinato a un concorso musicale) che vide l’adesione di<br />

89 componimenti poetici e di 43 lavori in prosa. Nel 1946, quali organizzatori<br />

del Concorso, figurarono a più riprese le sezioni Propaganda del Comitato regionale<br />

dell’UAIS per l’Istria e del rispettivo Comitato cittadino di Fiume 110. Il<br />

109 Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume 1944-1984, nella ricorrenza del Quarantesimo della<br />

fondazione, Pola, 1984, p. 19.<br />

110 Tra i premiati troviamo, per la musica, il polese Giulio Smareglia, fi glio del celebre compositore<br />

Antonio, e Lucifero Martini alias Lauro Chiari, del quale «La Voce del Popolo» pubblicò il 2 ottobre<br />

il racconto Sul tetto una bandiera. Quello stesso anno il quotidiano italiano di Fiume pubblicò nume-<br />

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