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Le parole rimaste - Edit

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Capitolo VI | Dire in dialetto<br />

La mancata immedesimazione nel fratello-popolo<br />

L’amore e la solidarietà che Zanini sente per l’uomo del popolo non significa<br />

immedesimazione nello stesso. Zanini non si immedesima nel fratello-popolo<br />

anche se ne condivide la condizione di sconfitto della storia. Non si immedesima<br />

in esso perché, a conti fatti, è grazie al Popolino! che Gli uomini grandi salgono<br />

al potere 933. E perché, come è scritto nella poesia El vostro canto [Il vostro<br />

canto] 934, all’autore già quand’era bambino-balilla riusciva difficile far parte del<br />

coro:<br />

I duvivo inparà el vostro canto<br />

feîn dala biela stagion<br />

dela travarsita nígara cul culito bianco.<br />

A ma gira grevo...<br />

a ma ziva da contro<br />

E i ma vì batisà soûbito: stunà 935.<br />

Da adulto è ancora più inibito a cantare in coro, la difficoltà a farne parte è<br />

accresciuta dalla coscienza che lo porta a “denunciare all’opinione democratica<br />

l’etnocidio compiuto in queste terre dai nazionalismi slavi” 936:<br />

933 Nella lirica Populìto! [Popolino!] della silloge Con la prora al vento Zanini scrive che «Testa Quadrata<br />

(...) è una testa vuota / che non farebbe un sol punto / senza le carte / che gli passi tu, popolino»<br />

(«Tiesta Quadrata,/ (...) / el xi ‘una tiesta dasculsa / ca nu la faràvo ‘una basa / sensa li carte, /<br />

ca ti ga passi téi, populìto»), mentre gli uomini grandi della lirica Gli uomini grandi [I omi grandi] si<br />

vedono lì «dove nasce l’Eterna Luce / che ci orba più del «Duce-sei-la-luce»» («ula nasso l’Etierna<br />

Lóusu / c’anda uorba pióun del «Duce-sei-la Luce»»). Zanini spiega che ‘Eterna Luce’ è l’attributo<br />

dato da un “pennivendolo” istriano, un suo concittadino, a Tito, “dimenticando come gli<br />

apologeti del fascismo, che potevano sì dir “duce tu sei la luce”, non si sarebbero mai azzardati a<br />

proclamare Testa Quadrata quale eterna luce. Poiché, così facendo, violavano il “seminato” del<br />

Papa, essendo solo Dio l’Eterna Luce”. <strong>Le</strong> poesie, però, non rimandano soltanto ai capipopolo<br />

menzionati, ma alludono, nel terzo piano di lettura, a tutti i “potenti” assolutisti.<br />

934 Dalla silloge Terra vecchia-stara.<br />

935 El vostro canto [Il vostro canto]: «Ero obbligato ad apprendere il vostro canto / sin dalla bella<br />

stagione / del grembiulino nero con il colletto bianco. // Mi era pesante.../ mi era contrario / e<br />

mi avete subito battezzato: stonato».<br />

936 Passo estratto da una risposta di Ligio Zanini al Questionario per i poeti in dialetto, in «Diverse lingue»<br />

nn. 7-8, Udine, Campanotto, , 1990, p. 32.

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