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Le parole rimaste - Edit

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288<br />

Capitolo IV | Dall’era del socialismo reale<br />

gnalazione della Reale Accademia d’Italia per la pubblicazione, nel 1938, della<br />

prima raccolta di poesie, Nel canneto, al Premio Cervia del 1966 per il Risveglio di<br />

Medea, al Premio città di Fiume nel 1965 per la raccolta poetica Il vino della notte<br />

e per il romanzo edito in croato Galebovi na krovu, il Premio Cittadella nel 1955<br />

per le poesie di Vento sullo stagno e il Premio Silver Caffé di Roma nel 1964 per<br />

il romanzo inedito L’ora di Minutopoli 453.<br />

Eppure oggi Ramous, uno tra i tanti grandi autori del Novecento, prima di<br />

tutto per la poesia, risulta essere un illustre sconosciuto sia negli ambienti in cui<br />

è vissuto sia oltre confine. Qualunque sia stata la scelta fatta da uno scrittore di<br />

confine, essa si accompagna a una vita di dubbi, incertezze, dolori, macerazioni<br />

e, in definitiva, alla perdita di una parte di sé. Ciò vale per coloro che hanno<br />

scelto la via dell’esodo come pure per coloro che hanno deciso di rimanere nel<br />

luogo natale.<br />

Anche Damiani lamenta la “disattenzione della critica militante italiana”:<br />

Si sta ripetendo l’errore di Italo Svevo”, a cui – com’è noto – la sorte ha riservato<br />

il successo letterario appena nel 1926, a tre anni dalla stampa de La coscienza<br />

di Zeno, ma a trentadue dal suo primo romanzo, Una vita. Ci stiamo avvicinando<br />

ai due decenni dalla morte di Ramous. Il suo nome, così come la sua opera,<br />

in Italia è tuttavia prigioniero dell’ignavia culturale riservata alle province. L’indolenza,<br />

poi, nel Bel Paese decuplica se la provincia supera i confini statali e si<br />

riversa in contesti territoriali e psicologici oggi ‘destituiti’ dalla memoria storica<br />

nazionale. A nulla serve, o fino ad ora a Ramous non è servito, l’illuministico<br />

assunto riproposto dalla Zanini quando riaffermò che “i fatti di cultura devono<br />

trascendere i mutamenti politici ed inglobare quelli artistici, il cui valore estetico<br />

sia stato precedentemente vagliato” 454 .<br />

Incomprensibile agli intellettuali della maggioranza nel paese di residenza, straniero<br />

ed appartenente ad un’area fuori confine per la madrepatria. Questo in parte<br />

il destino di Ramous che, paradossalmente, è stato trattato e conosciuto nel corso<br />

della sua vita più oltre oceano che nella madre patria e nel luogo di residenza.<br />

Poetry Miscellany» n. 9, University of Tennessee at Chattanoga, Tennessee, ed. Richard Jackson,<br />

1979, altre sulla «New Orleans Rewiew» n. 1, New Orleans, ed. Loyola University, 1979 e su<br />

Modern Poetry in «Translations» n. 43, London, ed Weissbort, 1981.<br />

453 Si tratta della versione narrativa del dramma inedito L’ora di Marinopoli.<br />

454 ALESSANDRO DAMIANI, “Poetica e poesia di Osvaldo Ramous”... cit., p. 132.

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