Le parole rimaste - Edit

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Capitolo VI | Dire in dialetto
Sulo parole cumo testamenti [Solo parole come testamenti] 1033, che si avvale della
presentazione di Anita Forlani , è il libro-chiave della produzione della Delton
1034. Esso raccoglie una novantina di liriche, tratte da nove raccolte in parte
già pubblicate in varie annate nelle Antologie di “Istria Nobilissima”. Il notevole
corpus forma un canzoniere le cui liriche sono “[…] capaci ciascuna di offrire
un contributo alla conoscenza dell’ambiente e delle tradizioni di Dignano:
una Dignano sempre da scoprire per il suo fascino antico, riservato e intenso
di vita” 1035. Quella di Lidia Delton, rileva ancora la Forlani, è una “[…] poesia
d’istinto che nasce e si apre alla suggestione intensa dell’amore per la sua gen-
guistici istroveneti che mezzo secolo prima non avevano ancora preso piede. Giovane ricercatore,
il Tekavčić, venuto a Dignano per le sue ricerche sull’istrioto, si scontra con la ritrosia degli
intervistati, che non è dovuta al solo fatto di essere il “professore straniero”. A volte si sentiva
dire: “Oh, come mi fa ridere questo professore!”, oppure “Mi vergogno a parlare così”, oppure
ancora “Mi sembra di essere giovane quando parlo così”, indizi del giudizio sociolinguistico e
segno dell’abbandono del dialetto da parte delle generazioni più più giovani. Alcuni informatori
rifi utavano di farsi registrare, altri erano un po’ diffi denti, e tutti, nei primi tempi, si sforzavano
di parlare quanto più correttamente potevano (in veneto istriano, persino in lingua standard),
facendo esattamente l’opposto di quello che il professore avrebbe voluto.
1033 LIDIA DELTON, Sulo parole cumo testamenti, [Solo parole come testamenti], Collana Biblioteca
Istriana, Unione Italiana di Fiume-Università Popolare di Trieste, 1998, n. 18.
1034 Opere e riconoscimenti: …e noi amanti, premio di poesia al XIII Concorso “Istria Nobilissima’’,
1980;
Dignan e la so zente [Dignano e la sua gente], menzione onorevole al XVII Concorso ''Istria
Nobilissima'', 1984; Fra i mouri de Santa Caterina in quil de Dignan [Fra i muri di S. Caterina in quel
di Dignano], secondo premio di poesia al XIX Concorso ''Istria Nobilissima'', 1986; L’arte de
lavurà [L'arte di lavorare], menzione onorevole al XX Concorso ''Istria Nobilissima'', 1987; Atimi
de veita [Attimi di vita], secondo premio di poesia al XXI Concorso ''Istria Nobilissima'', 1988;
Par joudate a veivi [Per aiutarti a vivere], menzione onorevole di poesia al XXII Concorso ''Istria
Nobilissima'', 1989; Tramounti zbiadeidi [Tramonti pallidi], primo premio al XXIV Concorso
''Istria Nobilissima'', 1991; Quadriti boumbari mai dizmentigadi [Quadretti bumbari indimenticabili],
primo premio di poesia al XXV Concorso ''Istria Nobilissima'', 1992; L’odour de la veita boumbara
[L'odore della vita bumbara], primo premio al XXVI Concorso ''Istria Nobilissima'', 1993; Con
Dignan in cor senpro [Con Dignano inn cuore sempre], primo premio al XXVII Concorso ''Istria
Nobilissima'', 1994; Sulo parole cumo testamenti [Solo parole come testamenti], primo premio al
XXX Concorso ''Istria Nobilissima'', 1997; Un battito d’ali come speranza, secondo premio al XXXI
Concorso ‘’Istria Nobilissima’’, 1998; La favela bagnada de ruzada, [La lingua bagnata di rugiada],
primo premio al XXXII Concorso ''Istria Nobilissima'', 1999; Cumo la pulvaro de sineizija [Come
polvere di cenere], primo premio al XXXIV Concorso ‘’Istria Nobilissima’’, 2001; L’erede, menzione
onorevole per un’opera in prosa in lingua italiana al XXXV Concorso ‘’Istria Nobilissima’’,
2002; ‘Stà batana viecia stara a più voci. Omaggio a Ligio Zanini, «La Battana», n.110/1993; Sulo parole
come testamenti [Solo parole come testamenti], collana Biblioteca Istriana, Unione Italiana di
Fiume-Università Popolare di Trieste, n. 18, 1998; Granai de pulvaro [Granelli di polvere], collana
Altre lettere, Fiume, Edit, 2005.
1035 ANITA FORLANI, Presentazione, in Sulo parole cumo testamenti [Solo parole come testamenti],
Biblioteca Istriana, Unione Italiana-Università Popolare di Trieste, n. 18, 1998, p. 5.