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Le parole rimaste - Edit

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Giacomo Scotti<br />

sentazione che ci ha coinvolto più del dovuto (…). Ma torniamo ai tuoi racconti.<br />

Di là dei pregi stilistici sui quali è superfluo che mi soffermi (…) è la sostanza<br />

umana che conta, materiata del tuo dramma irrisolto tra due appartenenze:<br />

la prima trascurata (per riscoprirla indelebilmente intima) la seconda perseguita<br />

invano 589 .<br />

La scrittura per l’infanzia<br />

Importante pure l’ampia produzione per l’infanzia, in prosa e in versi (quasi<br />

inscindibili), del nostro autore, iniziata nel lontano 1948: poesie, cantilene, filastrocche,<br />

favole, storielle e racconti 590 sono “apparsi per decenni sul mensile<br />

per ragazzi «Il pioniere» (oggi «Arcobaleno») che è stato e rimane il principale<br />

sussidiario per le scuole dell’obbligo della minoranza italiana nella regione istroquarnerina<br />

e in diverse raccolte edite in italiano e in croato oppure bilingui”. Lo<br />

scrittore, segnato da vari lutti familiari cerca di rivivere un passato che non ritorna”.<br />

E sa essere pacifista, ecologista e amico degli animali, esprimere in tono<br />

semplice, scherzoso e spontaneo valori umani, insegnamenti morali e didattici,<br />

trasformarsi “per incanto in bambino e ragazzo anche lui, scrivendo favole e<br />

piacevoli storielle di vario tipo in versi e in prosa, e sempre con un linguaggio<br />

fresco, divertente e commovente” 591 alternando mondi di fate, animali e oggetti<br />

umanizzati, maghi, ecc.<br />

Come si è potuto dedurre da questa breve rassegna, parallelamente allo svolgersi<br />

della produzione per l’infanzia, Scotti è passato dalla narrativa autobiografica<br />

(incentrata sulla guerra, sulla patria d’origine, sulle memorie private dei primi<br />

anni) alle vicende legate alla terra d’elezione, per procedere poi alle opere in<br />

cui i due mondi coesistono, fino a quelle in cui i ricordi e il fantastico cominciano<br />

a intrecciarsi. La narrativa è, quindi, per l’autore, la trascrizione del suo vissuto<br />

in un’Italia e in un’Istria che fanno parte della sua storia personale, ma anche<br />

della storia di due popoli che hanno subìto, in rapida successione, conflitti<br />

bellici e rivoluzioni politiche e culturali.<br />

Numerose, dunque, le sue opere in cui si alternano vari filoni: emergente,<br />

soprattutto nella seconda metà degli anni Novanta, è quello favolistico, ma ci<br />

sono ancora incursioni nel proprio mondo autobiografico e in quello degli adul-<br />

589 ALESSANDRO DAMIANI, in «UI» foglio di informazioni di Unione Italiana, Bollettino n.10, settembre<br />

2001.<br />

590 Nell’ambito della letteratura per l’infanzia (in prosa e in versi) ricordiamo: Alba d’oro, Fiume, ed.<br />

privata, 1960; Parole ridenti, <strong>Edit</strong>, Rijeka-Fiume, 1968; C’era una volta un re, Karlovac, ed. Osvit,1987<br />

(raccolta di brevi favolette in rima con fi ni didascalici, che hanno per protagonisti animali antropomorfi<br />

); Raccontini diversi e favole in versi, Napoli, La Sfi nge,1989; C’era una volta un mago, Rijeka/<br />

Fiume, ed. dell’Autore, 1998.<br />

591 VIVIANA VIVIANI, op. cit., pp.172 e 174.<br />

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