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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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I valori da trasmettere “al fine di costruire comportamenti per una cittadinanza globale responsabile<br />

a livello individuale e collettivo” sono:<br />

• autostima, conoscenza di sé, rispetto per sé e per gli altri<br />

• responsabilità sociale, ambientale<br />

• apertura mentale, atteggiamenti visionari<br />

• appartenenza comunitaria proattiva e partecipativa<br />

• solidarietà, cooperazione<br />

Fondamenti di metodologia<br />

Il docente deve conoscere il gruppo classe affinché possa usare risorse adeguate alle diverse<br />

capacità cognitive e correlate agli stili di apprendimento focalizzati. Il docente può utilizzare una<br />

serie di domande uguali per tutti realizzate sulla base delle informazioni che il docente ritiene<br />

opportuno possedere sul gruppo. Le linee guida per l’educazione globale ne riportano un numero<br />

interessante dal quale il docente può partire. Nel nostro caso possiamo porre anche domande<br />

sulle conoscenze già possedute in riferimento all’UE, chiedendo anche il grado di partecipazione<br />

(ad esempio ai cittadini europei si potrà chiedere se hanno già votato per le elezioni del<br />

Parlamento europeo, se sono adulti con un’età superiore ai 40 anni si potrà chiedere se ricordano<br />

alcune tappe evolutive che hanno portato all’attuale UE, se conoscono la storia che ha condotto ai<br />

primi trattati e perché).<br />

Per l’apprendimento in età adulta é inoltre importante il setting d’aula che deve tener conto<br />

dell’importanza del dialogo e dell’interrelazione del gruppo, nonché l’ “atmosfera di apprendimento”<br />

per stimolare fiducia reciproco, desiderio di partecipare attivamente alle lezioni apportando<br />

esperienze personali.<br />

Gli approcci metodologici dell’educazione globale sono utilizzati nello svolgimento delle lezioni:<br />

• Cooperative learning<br />

• Problem-based learning<br />

• Apprendimento basato sul dialogo<br />

Gli approcci metodologici dell’educazione globale sono utilizzati nello svolgimento delle lezioni e<br />

nei C.T.P. viene utilizzato soprattutto l’approccio micro-macro:<br />

• dal locale al globale<br />

• dal personale al collettivo<br />

• dall’emotivo al razionale<br />

La composizione dei gruppi (costituiti da discenti spesso provenienti da altri Paesi, spesso anche<br />

Paesi Terzi non appartenenti all’UE con un’età variabile dai 16 ai 70 anni) consente di utilizzare<br />

competenze, esperienze e conoscenze ampie e variegate che portano naturaliter alla conoscenza<br />

reciproca, al confronto, alla ricerca di punti comuni e diversità, al riconoscimento di stereotipi, al<br />

superamento delle differenze in un clima generale di accoglienza, di ottimismo e di divertimento.<br />

Insegnando da quasi 20 anni agli adulti personalmente sostengo che questo lavoro é una fonte di<br />

arricchimento personale ance per il docente e che il momento migliore per l’apprendimento é<br />

quello durante il quale si ride insieme e si superano tutti gli ostacoli per la totalità dei discenti.<br />

Se il metodo “collegamenti mondiali” é facilmente realizzabile per la natura delle classi del C.T.P.<br />

invece i parternariati scolastici internazionali devono essere perseguiti e approfonditi con una<br />

progettazione puntuale da parte del team docente.<br />

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione <strong>Europea</strong>, 2007 “pone la persona al centro della sua<br />

azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia”.<br />

E’ da questa premessa che si può determinare una metodologia centrata sulla persona e sui suoi<br />

bisogni riprendendo quanto previsto nelle linee guida per un’educazione globale. Dalla Carta dei<br />

diritti possiamo estrarre tutti gli articoli dei titoli dedicati alla DIGNITA’, LIBERTA’, UGUAGLIANZA,<br />

SOLIDARIETA’, CITTADINANZA E GIUSTIZIA per creare un percorso formativo che partendo dal<br />

riconoscimento di questi valori consenta ai corsisti di integrarli nel loro saper essere e di utilizzarli<br />

per “condividere un futuro di pace fondato su valori comuni”.

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