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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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L'educazione che a questo riguardo, deve necessariamente essere interdisciplinare dovrebbe vertere,<br />

per esempio, sulle seguenti questioni:<br />

a) l'eguaglianza dei diritti di tutti i popoli, e il diritto dei popoli all'autodeterminazione;<br />

b) il mantenimento della pace; i vari tipi di guerra, le loro cause e i loro effetti; il disarmo,<br />

l'inammissibilità dell'impiego della scienza e della tecnica a fini di guerra e l'utilizzazione della scienza<br />

e della tecnica al servizio della pace e del progresso; la natura e gli effetti dei rapporti economici,<br />

culturali e politici tra paesi e l'importanza del diritto internazionale per questi rapporti, in particolare per<br />

il mantenimento della pace;<br />

c) l'azione mirante ad assicurare l'esercizio e il rispetto dei diritti umani compresi quelli dei rifugiati; il<br />

razzismo e la sua eliminazione; la lotta contro la discriminazione nelle sue varie forme;<br />

d) la crescita economica e lo sviluppo sociale e i loro rapporti con la giustizia sociale;<br />

il colonialismo e la decolonizzazione; le modalità dell'aiuto ai paesi in via di sviluppo; la lotta contro<br />

l'analfabetismo, la lotta contro la malattia e la fame, la lotta per una migliore qualità della vita e per un<br />

livello di salute il più elevato possibile; la crescita della popolazione e i problemi ad essa relativi;<br />

e) l'utilizzazione, la gestione e la conservazione delle risorse naturali; l'inquinamento dell'ambiente;<br />

f) la salvaguardia del patrimonio culturale dell'umanità;<br />

g) il ruolo e le modalità dell'azione esercitata nel sistema delle Nazioni Unite allo scopo di risolvere tali<br />

problemi e le possibilità di rafforzare e favorire questa azione.<br />

· Dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto e la responsabilità <strong>degli</strong> individui, dei gruppi<br />

e <strong>degli</strong> organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani<br />

universalmente riconosciuti, 1998<br />

Articolo 6.<br />

Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri:<br />

a) di conoscere, ricercare, ottenere, ricevere e detenere informazioni riguardo a tutti i diritti umani e le<br />

libertà fondamentali, incluso l'accesso alle informazioni sul modo in cui si dia effetto a tali diritti e<br />

libertà nei sistemi legislativi, giuridici o amministrativi interni;<br />

b) in conformità con quanto previsto negli strumenti internazionali sui diritti umani ed in altri strumenti<br />

applicabili, di pubblicare liberamente, comunicare o distribuire ad altri opinioni, informazioni e<br />

conoscenze su tutti i diritti umani e le libertà fondamentali;<br />

c) di studiare, discutere, formulare ed esprimere opinioni sull'osservanza, sia nella legge che nella<br />

pratica, di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali e, attraverso questi ed altri mezzi appropriati, di<br />

attirare la pubblica attenzione su questa materia.<br />

Articolo 16.<br />

Gli individui, le organizzazioni non governative e le istituzioni competenti giocano un importante ruolo<br />

nel contribuire ad una maggiore consapevolezza pubblica delle questioni relative a tutti i diritti umani e<br />

le libertà fondamentali, attraverso attività quali l'educazione, la formazione e la ricerca in questi campi<br />

per rafforzare ulteriormente, tra l'altro, la comprensione, la tolleranza, la pace e le relazioni amichevoli<br />

tra le nazioni e tra tutti i gruppi razziali e religiosi, tenendo conto dei diversi contesti sociali e<br />

comunitari in cui svolgono le proprie attività.<br />

· Comitato sui diritti dell’infanzia, General comment n.1 :inalità dell’educazione”,<br />

CRC/GC/2001/1<br />

Il 4° Rapporto fornisce un quadro aggiornato dell’attuazione e delle violazioni dei diritti dei<br />

bambini/e e <strong>degli</strong> adolescenti presenti in Italia, su cui le associazioni del Gruppo CRC invitano a<br />

riflettere il nuovo Governo, con l’<br />

costituire un utile strumento di lavoro per coloro che nella nuova legislatura saranno responsabili<br />

delle politiche dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.<br />

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