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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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[…]L’accesso negato all’educazione è principalmente una questione legata all’articolo 28 della<br />

Convenzione, ma un effetto simile può essere provocato in vari modi anche attraverso la mancata<br />

adesione ai principi contenuti nell’articolo 29. Per fare un esempio estremo, la discriminazione di<br />

genere può essere aggravata da pratiche come un curriculum incompatibile con i principi di<br />

uguaglianza di genere, con provvedimenti attraverso i quali si limitano i benefici che le bambine<br />

possono ottenere dall’educazione e attraverso ambienti ostili e insicuri che scoraggiano la<br />

partecipazione delle bambine. La discriminazione nei confronti dei bambini disabili è diffusa<br />

anche in molti sistemi educativi formali e in moltissimi ambienti educativi informali, compresa la<br />

casa. I bambini affetti da HIV/AIDS sono pesantemente discriminati in entrambi i luoghi.<br />

[…] L’accento deve essere posto anche sull’importanza dell’insegnamento riguardo alle cause del<br />

razzismo, di come è stato praticato nel corso della storia e in particolare come si manifesta o<br />

come si è manifestato all’interno di specifiche comunità.<br />

[…] Dovrebbe essere sottolineato che il tipo di insegnamento che si concentra principalmente<br />

sull’accumulo di conoscenze, che stimola la competizione e distribuisce un eccessivo carico<br />

di lavoro, potrebbe seriamente mettere in pericolo lo sviluppo armonioso delle capacità e<br />

attitudini del bambino in tutta la sua potenzialità. L’educazione dovrebbe favorire il bambino,<br />

ispirarlo e motivarlo. Le scuole dovrebbero promuovere un’atmosfera umana e permettere al<br />

bambino di svilupparsi in base alle sue capacità.<br />

[…] L’educazione ai diritti umani dovrebbe fornire informazioni riguardo al contenuto dei<br />

trattati sui diritti umani; ma i bambini dovrebbero apprendere il significato di tali diritti<br />

vedendoli attuati nella pratica, sia a casa, a scuola o all’interno della comunità. L’educazione<br />

ai diritti umani dovrebbe essere un processo completo e permanente e i valori espressi da tali diritti<br />

dovrebbero cominciare ad avere riscontri concreti nella vita e nelle esperienze quotidiane dei<br />

bambini.<br />

[…] l’ambiente scolastico stesso deve riflettere la libertà e lo spirito di comprensione, pace,<br />

tolleranza, uguaglianza tra i sessi e amicizia tra tutti i popoli e i gruppi etnici, nazionali e<br />

religiosi e gli indigeni, come enunciati nell’articolo 29. Una scuola che ammette che si verifichino<br />

atti di bullismo o altre pratiche inammissibili e violente, non è una scuola che soddisfa le richieste<br />

dell’articolo 29 […]<br />

• alla Dichiarazione finale adottata dalla Conferenza internazionale su “Dialogo<br />

interculturale per lo sviluppo di una nuova (plurale, democratica)<br />

cittadinanza”, Università di Padova, 2007<br />

[…] Siamo convinti che un vero Dialogo Interculturale comporti l’esercizio di importanti virtù<br />

democratiche:<br />

– la virtù cognitiva (cognitive virtue):<br />

se le opinioni non sono rigide in partenza, un dialogo aperto può dare luogo a nuovi, più<br />

appropriati e articolati punti di vista e incrementare la conoscenza reciproca;<br />

– la virtù civica (civic virtue):<br />

il dialogo interculturale forma cittadini «migliori» (più informati, attivi,responsabili) e abbassa la<br />

propensione all’intolleranza e ai comportamenti violenti;<br />

– la virtù del governare (governance virtue):<br />

i processi e le decisioni in grado di coinvolgere tutti i segmenti della società mediante la<br />

partecipazione attiva dei cittadini, rafforzano la comunità politica e la arricchiscono di maggiore<br />

legittimazione e di più efficace capacità decisionale.<br />

[…] l’idea della Cittadinanza Inclusiva, praticata nelle città, a ogni livello, in ogni ambito di<br />

decisione e in seno alla società civile, in particolare nel Partenariato Euro-mediterraneo, implica: la<br />

non esclusione pregiudiziale di qualsiasi sistema di fede o di valori dal partecipare nei<br />

processi decisionali e dalle politiche e azioni che promuovono e salvano la vita, il principio<br />

fondamentale di «non dominanza»[…]<br />

[…] questa apertura alla Cittadinanza Universale, Eguale e Inclusiva e il coerente impegno che<br />

gli Stati e i Popoli dell’Unione <strong>Europea</strong> possono condurre, se messi reciprocamente in atto<br />

attraverso un genuino dialogo e l’impegno per valori condivisi, a un nuovo livello di unità nella<br />

diversità. Tradurre insieme i valori in azioni attraverso il dialogo rafforzerà e renderà<br />

irreversibile le partnership basate sulla cittadinanza nel perseguimento del bene comune.<br />

mamarfisi_ Citizenship and Constitution_200512<br />

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