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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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Articolo 1<br />

a. Il Consiglio d’Europa ha lo scopo d’attuare un’unione più stretta fra i Membri per tutelare<br />

e promuovere gli ideali e i principi che sono loro comune patrimonio e per favorire il loro<br />

progresso economico e sociale.<br />

b. Questo scopo sarà perseguito dagli organi del Consiglio mediante l’esame delle questioni<br />

d’interesse comune, la conclusione di accordi e lo stabilimento di un’opera comune nel campo<br />

sviluppo dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.<br />

Trattato di Maastricht (febbraio 1992)<br />

all'art. F al paragrafo 2,si afferma che "l' Unione è tenuta a rispettare i diritti fondamentali<br />

quali sono garantiti dalla Convenzione <strong>Europea</strong> per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle<br />

libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 Novembre 1950 e quali risultano dalle tradizioni<br />

costituzionali comuni <strong>degli</strong> Stati membri in quanto principi generali del diritto comunitario".<br />

Trattato di Amsterdam (ottobre 1997)<br />

In cui vengono apportate modifiche al trattato dell’Unione <strong>Europea</strong>. Relativamente ai diritti<br />

fondamentali si modifica il citato art. F al fine di consolidare il principio del rispetto dei diritti<br />

dell'uomo e delle libertà fondamentali.<br />

Carta dei diritti fondamentali del<strong>l'Unione</strong> europea (Nizza dicembre 2000) proclamata dal<br />

Parlamento europeo,dal Consiglio e dalla Commissione.<br />

La Carta si compone di 54 articoli e si divide in sette "capi": dignità, libertà, uguaglianza,<br />

solidarietà, cittadinanza, giustizia, più le cosiddette "disposizioni generali".<br />

Il documento si caratterizza per l’introduzione di diritti “innovativi”quali il diritto alla protezione<br />

dei dati personali e dunque il diritto alla privacy (art. 8), la tutela ambientale (art. 37), la protezione dei<br />

consumatori (art. 38), la tutela dell'infanzia (art. 24), il diritto <strong>degli</strong> anziani a condurre una vita<br />

dignitosa e indipendente (art. 25: introdotto nella versione finale del documento), la piena integrazione<br />

dei disabili (art. 26). Come ulteriore elemento di novità, vengono introdotti alcuni principi in materia di<br />

bioetica: il diritto all'identità genetica, il divieto delle pratiche eugenetiche e della clonazione<br />

riproduttiva <strong>degli</strong> esseri umani (art. 3); inoltre è riconosciuta la libertà di ricerca scientifica (art. 13) e di<br />

clonazioni terapeutiche.<br />

Nel capitolo dedicato alla solidarietà, sono inseriti alcuni articoli relativi ai "diritti collettivi", in<br />

particolare dei lavoratori e alla protezione sociale.<br />

Trattato di Lisbona (dicembre 2009)<br />

Relativamente ai diritti fondamentali ribadisce che :<br />

«L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della<br />

democrazia,dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani,<br />

compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli<br />

Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione,<br />

dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.».<br />

«L'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli».<br />

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