Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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544 Citizenship and Constitution APPRENDERE L’UNIONE EUROPEA A SCUOLA: DIRITTI UMANI, SUSSIDIARIETÀ, MULTI- LEVEL GOVERNANCE Il percorso formativo è articolato in due seminari, nella lettura di un dossier e di altra documentazione inserita nell'ambiente di formazione di "Cittadinanza e Costituzione", nonché nelle discussioni sui forum che si svolgeranno nel periodo compreso tra i due seminari nazionali. WG n. 5 – (titolo)La politica dell'UE per l'educazione e l'apprendimento permanente. Ogni docente- corsista accede all'ambiente di formazione con un proprio nome utente e una password che permettono di tracciare il suo percorso formativo all'interno della piattaforma online. Le attività della piattaforma sono regolate da un sistema dei crediti puntoedu che orienta il lavoro dei corsisti per il raggiungimento dell'attestato finale. Il completamento del percorso formativo avverrà attraverso la compilazione di uno schema seguendo le indicazioni della griglia metodologica sotto riportata, in cui articolare gli obiettivi/mappe concettuali fra competenze trasversali, conoscenze/contenuti del curricolo, indicando anche alcuni itinerari di cittadinanza attiva. uno Griglia metodologica per il lavoro individuale Da inserire, compilata, nella piattaforma Ansas di "Cittadinanza e Costituzione” Nome Cognome del corsista:………Carla Pramotton …….. Regione della scuola di servizio…Valle d'Aosta… Grado di scuola (primaria – secondaria di 1° - secondaria di 2°) :……secondaria di 1° (Istituto comprensivo) . Ordine di scuola (in caso di secondaria di 2°) ………………………………………………………………………………………………………………… IN RELAZIONE ALLA TEMATICA AFFRONTATA NEL GRUPPO DI LAVORO E ALL’ORDINE DELLA SCUOLA DI SERVIZIO SI CHIEDE AL DOCENTE DI: 1 - Individuare i nuclei tematici prescelti riferiti al tema del WG e all’ordine e grado di scuola di servizio Cittadinanza europea a scuola: presentazione di buone pratiche; curricula e Piani dell'Offerta formativa per la pianificazione dell'insegnamento dell'integrazione europea. All'interno di questo nucleo tematico ho focalizzato la ricerca sul rapporto tra la normativa emanata dalla Regione Valle d'Aosta e quella più ampia ai vari livelli istituzionali nazionali, europei, internazionali, in termini di tutela di alcuni ambiti che rientrano nel campo più grande dei Diritti Umani . In particolare ho voluto affrontare la questione della tutela delle minoranze linguistiche e la cooperazione internazionale vista come campo di espressione di diritti umani. Per quello che riguarda la tutela del particolarismo linguistico valdostano, ritengo necessario che gli studenti siano consapevoli che lo studio della lingua francese ,equiparata a quella italiana, è frutto di un lungo percorso normativo. Troppo spesso essi vivono questa opportunità come un'imposizione e non come un diritto riducendone, quindi, la potenzialità. La prerogativa di essere una regione transfrontaliera, invece, permette alla scuola la partecipazione a progetti internazionali. La loro conoscenza in realta è di solito molto superficiale e manca di tutta la parte inerente alla loro ideazione, organizzazione e al loro campo d'azione. La
conoscenza delle leggi che sanciscono la cooperazione internazionale, permette di capire che tali collaborazioni possono essere gli ambiti ideali per la salvaguardia di diritti quali per esempio il diritto al lavoro e per la creazione di uno spazio di libertà. Indubbiamente la consapevolezza dei propri diritti ci rende responsabili di fronte agli altri e fornisce la spinta ad una partecipazione attiva alla vita comunitaria. Titolo: Valle d'Aosta “non esse citra neque ultra mundus sed intra mundus” Il percorso è previsto per il 3° anno della scuola secondaria di 1° e dovrebbere far parte delle tematiche affrontate per l'esame di licenza media. 2 Collocare l’argomento nella tipologia generale dei diritti fondamentali facendo riferimento alla normativa internazionale (Nazioni Unite), regionale europea (Consiglio d’Europa e Unione <strong>Europea</strong>), nazionale (Costituzione repubblicana ) e regionale (Statuti regionali) come supporto dei nuclei tematici / contenuti individuati Normativa Internazionale Declaration of Philadelphia: Declaration concerning the aims and purposes of the International Labour Organisation (1944) artt. 1-2 Carta delle nazioni unite (1945) art.1-2 Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (1948) artt. 2-23-26 Assemblea generale delle nazioni unite (1948) risoluzione n° 217 Conferenza generale UNESCO (1960)- convenzione contro la discriminazione nell'educazione artt.1-5 Patto internazionale sui diritti civili e politici (1966) artt. 1-2-27 Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 2625: Principi di diritto internazionale concernenti le relazioni amichevoli e la cooperazione tra gli Stati (1970) Unesco- Convenzione riguardante la protezione sul piano mondiale del patrimonio culturale e naturale(1972). Preambolo, artt. 1-2-5-11-27-28 Convenzione di New York (1989) Diritto allo sviluppo autonomo dei bambini art. 44 Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie (1990) artt. 1-2-3-7-30-31-43-45 Convenzione 182-Convenzione relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile, (1999) .artt. 3-7 Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo - Agenda 21 (1992) cap.36 ILO (1919) constitution : preambolo MDGs – Millenium Development Goals (2000): obiettivi Carta di Algeri: Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (1976) sez.IV artt. 13-14 sez.V artt. 16-17-19 Déclaration des droits de l'homme et du citoyen – assemblée nationale ( 1789 ) art.11 Europa 545 Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali (1950) art.14 Atto finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa( Dichiarazione di Helsinki) (1975 ) sez. VII -VIII -IX Carta <strong>Europea</strong> dell'Autonomia locale (1985) :preambolo e art. 10
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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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