Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

isogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà
sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione.
c. 4: Le Regioni e lo Stato riconoscono ed agevolano il ruolo di tutti i soggetti sociali, delle
associazioni e degli enti di promozione sociale, compreso quello degli enti riconosciuti delle
confessioni religiose, con cui lo Stato ha stipulato intese nell'organizzazione e nella gestione dei
servizi sociali.
c. 5 precisa che “Alla gestione ed all’offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché,
……., organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di
volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri
soggetti privati”.
Legge Regione Calabria 26 novembre 2003, n.23 Realizzazione del sistema integrato di interventi
e servizi sociali nella Regione Calabria
Progetto Accoglienza Biennio
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1. Momento dell’iscrizione - classe prima
2. Piano pedagogico-didattico – classe prima e seconda
1. Al momento dell’iscrizione è richiesta la sottoscrizione del patto educativo di
corresponsabilità educativa (classi prime)
- Il patto di corresponsabilità educativa esprime il coinvolgimento diretto e formale
della famiglia in un rapporto di “sussidiarietà educativa” che esprime una
progressiva sostituzione del modello organizzativo fondato sull’autorità con il
modello organizzativo fondato sul consenso. Viene prevista la traduzione in lingua
russa, rumena e cinese.
- Nomina dei componenti di una commissione chiamata a svolgere azione di
accoglienza e integrazione:
a. Un primo componente Ata è chiamato ad intervenire nella fase di iscrizione
verificando il permesso di rilasciato ai suoi genitori, richiedendo agli stessi i
documenti sanitari e i documenti della carriera scolastica che devono essere tradotti
in italiano, anche prendendo contatti con le autorità diplomatiche e consolari per
sciogliere dubbi e acquisire ulteriori informazioni indispensabili per una efficace
opera di accoglienza e di integrazione. Il diritto-dovere d’istruzione è riconosciuto
anche in mancanza dei documenti, non incidendo la posizione di irregolarità, inoltre
è da escludere che vi sia un obbligo da parte degli operatori scolastici di denunciare
la condizione di soggiorno irregolare degli alunni che stanno frequentando la scuola
e, quindi, esercitano un diritto riconosciuto dalla legge. Qualora, invece, la scuola
riscontri il caso di minori stranieri “non accompagnati” (ossia che risultino
abbandonati o privi di genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro
tutela) occorre darne subito segnalazione all’autorità pubblica competente per le
procedure di accoglienza e affido, ovvero di rimpatrio assistito (art. 32 del D.L.vo. n.
286/98).
b. Secondo componente è il mediatore culturale. Il rapporto con i genitori riveste un
ruolo essenziale ancora per il successo dell’integrazione scolastica e l’intervento di
mediatori culturali può facilitare il loro coinvolgimento per conoscere in modo
approfondito l’ambiente degli alunni, per organizzare un’accoglienza calibrata sulle
loro reali esigenze e per assicurare adeguati interventi di personalizzazione dei