11.06.2013 Views

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

465<br />

Informazione e partecipazione sono i temi chiave della Convenzione di Aarhus (1998); vi si<br />

stabilisce che il cittadino, primo attore del processo di cambiamento, ha la possibilità di<br />

contribuire attivamente alla promozione dello sviluppo sostenibile. Per questo le pubbliche<br />

amministrazioni si impegnano a ottimizzare le potenzialità dell'intera società civile attraverso<br />

azioni di sensibilizzazione ed informazione e a promuoverne il coinvolgimento nei processi<br />

decisionali.<br />

La Carta <strong>Europea</strong> dei diritti dell’uomo nella città (Saint Denis 2000) delinea il quadro<br />

giuridico dei diritti dell’uomo nella città. La portata giuridica della Carta non è soltanto quella di<br />

sancire principi e diritti fondamentali a livello locale, ma di costituire un testo di riferimento per<br />

incidere positivamente sull’attività amministrativa delle città.<br />

La Strategia UNECE (2005), risposta europea al Decennio UNESCO per l’Educazione allo<br />

Sviluppo Sostenibile, propone una serie di indicatori e obiettivi per la scuola.<br />

La Carta dei diritti fondamentali del<strong>l'Unione</strong> europea - 2007- risponde alla necessità di<br />

definire un insieme di diritti e di libertà di eccezionale rilevanza che devono essere<br />

garantiti a tutti i cittadini dell’Unione. Tra questi l’art. 37 si riferisce specificatamente alla tutela<br />

ambientale: “ Un livello elevato di tutela dell’ambiente e il miglioramento della sua qualità<br />

devono essere integrati nelle politiche dell’Unione e garantiti conformemente al principio dello<br />

sviluppo sostenibile.”<br />

Sebbene la salvaguardia dell’ ambiente e lo sviluppo sostenibile figurino già tra gli obiettivi dei<br />

precedenti trattati, il Trattato di Lisbona ne dà una definizione più precisa e rafforza l’azione<br />

dell’UE in questi campi. I riferimenti sono negli artt. 3 p. 3,e 21 p. 2 lettere d, f del TUE,<br />

mentre il TFUE dedica il cap. XX alle Disposizioni sull’ambiente. L’art. 191 TFEU descrive gli<br />

obiettivi ed i principi della politica ambientale dell’Unione : “ ... salvaguardia, tutela e<br />

miglioramento della qualità dell’ambiente; protezione della salute umana; utilizzazione accorta<br />

e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a<br />

risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale.”; l’art. 191 TFEU, par. 2,<br />

richiede un alto livello di protezione; l’art. 192 TFEU è la base giuridica e disciplina il processo<br />

decisionale per l’adozione <strong>degli</strong> atti. Il capitolo successivo, dedicato all’energia, definisce i<br />

principali ambiti e gli obiettivi generali della politica energetica.<br />

Le politiche ambientali adottate negli ultimi decenni in Europa hanno prodotto leggi, direttive,<br />

provvedimenti (trattando di volta in volta ambiti precisi di intervento), piani d’azione recepiti<br />

poi a livello nazionale e locale secondo il principio di sussidiarietà, e, successivamente<br />

l’elaborazione di strategie per integrare le scelte ambientali, sociali, economiche all’interno di<br />

un unico processo decisionale di cui Europa 2020 è un esempio.<br />

Consiglio d'Europa<br />

Nel 1950 il Consiglio d’ Europa emana la Convenzione <strong>Europea</strong> per la salvaguardia dei<br />

Diritti Umani e le Libertà Fondamentali.<br />

Esso inoltre, attraverso le sue attività, contribuisce ad un adeguato ambiente legale in Europa<br />

a favore della biodiversità, della pianificazione dello spazio e della gestione dell'ambiente e a<br />

favore dello sviluppo territoriale sostenibile basato su un uso integrato delle risorse culturali e<br />

naturali. Si citano come esempi la Conferenza del Consiglio d’Europa dei Ministri<br />

responsabili dell’assetto territoriale (CEMAT), la Convenzione europea sul paesaggio,<br />

la Convenzione di Berna (il cui obiettivo è conservare le diverse specie e la natura nel<br />

quadro dello sviluppo sostenibile e riconoscere la necessità di preservarle per consegnarle<br />

alle generazioni future). Per il Consiglio d’ Europa infatti il progresso economico non deve<br />

compromettere i valori chiavi chiave dell’umanità: i diritti e la giustizia sociale, la qualità<br />

dell’ambiente e i paesaggi, la diversità culturale e la democrazia.<br />

5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!