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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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Raccomandazione dell’Unesco sull’educazione per la comprensione, la cooperazione e<br />

la pace internazionali e sull’educazione relativa ai diritti umani e alle libertà<br />

fondamentali, 1974<br />

sez III principi direttivi: p. 4 [...], 5 [...];<br />

sez. V Aspetti particolari dell’apprendimento, della formazione e dell’azione - campo etico e<br />

civico : p. 13: “Gli stati membri dovrebbero promuovere, ad ogni stadio d’istruzione, un<br />

apprendimento civico attivo che consenta ad ogni persona di conoscere il funzionamento e le<br />

attività delle istituzioni pubbliche, sia locali che nazionali e internazionali, di iniziarsi alle<br />

procedure idonee a risolvere questioni fondamentali e a partecipare alla vita culturale della<br />

comunità e alla vita pubblica. ... questa partecipazione dovrebbe sempre più legare tra loro<br />

l’insegnamento e l’azione in vista della soluzione dei problemi che si pongono ai livelli locale,<br />

nazionale, internazionale.” ;<br />

p. 18 - studio dei principali problemi dell’umanità [...]<br />

p. 20 - altri ambiti: “... dare all’educazione concepita nel senso della presente<br />

raccomandazione, un contenuto interdisciplinare, incentrato su problemi concreti, che<br />

risponda alla complessità delle questioni che l’applicazione dei diritti umani e la cooperazione<br />

internazionale pongono....”<br />

sez. VI - azione nei vari settori dell’educazione p. 24 “... La scuola primaria dovrebbe essere<br />

concepita e organizzata come un ambiente sociale con valori e realtà proprie, dove diverse<br />

situazioni, comprese quelle dei giochi, permettano ai bambini di prendere coscienza dei loro<br />

diritti, di affermarsi nella libertà accettando le loro responsabilità e sviluppare e migliorare<br />

attraverso l’esperienza diretta il loro sentimento d’appartenenza a comunità sempre più<br />

ampie - famiglia, scuola, comunità locale, nazionale, mondiale.”<br />

Dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto e la responsabilità <strong>degli</strong> individui, dei<br />

gruppi e <strong>degli</strong> organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e<br />

i diritti umani universalmente riconosciuti, 1998<br />

L’Assemblea Generale,<br />

[...] Sottolineando che tutti i membri della comunità internazionale devono adempiere, insieme<br />

e separatamente, l’obbligo solenne di promuovere ed incoraggiare il rispetto dei diritti umani e<br />

delle libertà fondamentali per tutti senza distinzioni di sorta, incluse quelle fondate sulla razza,<br />

sul colore, sul sesso, sulla lingua, sulla religione, sulle opinioni politiche o di altro genere,<br />

sull’origine nazionale o sociale, sulla proprietà, sulla nascita o su altro status, e riaffermando<br />

la particolare importanza di una effettiva cooperazione internazionale per adempiere tale<br />

obbligo secondo quanto previsto dalla Carta delle Nazioni Unite,<br />

dichiara<br />

... art. 2: “Ogni Stato ha la responsabilità primaria ed il dovere di proteggere, promuovere ed<br />

attuare tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, tra l’altro, adottando le misure necessarie<br />

per creare tutte le indispensabili condizioni sociali, economiche, politiche ... per assicurare<br />

che tutte le persone... possano godere tutti quei diritti e le libertà nella pratica.” [...]<br />

Art. 16: “Gli individui, le organizzazioni non governative e le istituzioni competenti giocano un<br />

importante ruolo nel contribuire ad una maggiore consapevolezza pubblica delle questioni<br />

relative a tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, attraverso attività quali l’educazione, la<br />

formazione e la ricerca in questi campi per rafforzare ulteriormente, tra l’altro, la<br />

comprensione, la tolleranza, la pace e le relazioni amichevoli tra le nazioni e tra tutti i gruppi<br />

razziali e religiosi, tenendo conto dei diversi contesti sociali e comunitari in cui svolgono le<br />

proprie attività.”<br />

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