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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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L’alunno sarà sempre posto al centro dell’azione educativa e del suo percorso di<br />

apprendimento. La metodologia utilizzata sarà quella cooperativa attraverso un contesto di<br />

apprendimento reciproco, svolto in un dialogo democratico. Dai nuclei tematici che in<br />

seguito indico saranno estrapolati i nuclei didattici che porteranno gli studenti ad una<br />

partecipazione attiva ,attraverso itinerari di ricerca-azione,attraverso approfondimenti,<br />

attraverso apprendimenti cooperativi di diverse aree tematiche in modo da aiutarli a<br />

sviluppare e sperimentare “ l’educazione alla Cittadinanza attiva”<br />

DOCUMENTI UTILI PER LE TRATTAZIONI<br />

.<br />

- 1950 Dichiarazione di Schuman : esprime la volontà di un Europa unita<br />

- 1957 Trattati di Roma: istituiscono la Commissione economica europea<br />

- 1983 Dichiarazione solenne sull’Unione <strong>Europea</strong><br />

- 1985 Accordi di Schengen : firmati a Schengen nel 1985 fra Belgio, Francia, Germania,<br />

Lussemburgo e Paesi Bassi, per eliminare i controlli alle frontiere comuni e introdurre un<br />

regime di libera circolazione per i cittadini <strong>degli</strong> Stati firmatari, <strong>degli</strong> altri Stati membri della<br />

Comunità o dei paesi terzi.<br />

- 1986 Atto unico europeo<br />

128<br />

- 1992 Trattato di Maastricht: i 12 stati europei firmano a Maastricht l’istituzione dell’UE<br />

- 2004 Costituzione europea: si firma a Roma il trattato che adotta la Costituzione per<br />

l’Europa<br />

- 2009 Trattato di Lisbona : converte il Titolo V in “Disposizioni generali sull’azione esterna<br />

dell’Unione europea e disposizioni specifiche sulla Politica estera e di sicurezza comune”.<br />

Si specifica che la PESC sarà fondata sullo sviluppo della reciproca solidarietà politica tra<br />

Stati membri, sull’individuazione delle questioni di interesse generale e sulla<br />

realizzazione di un livello sempre maggiore di convergenza delle azioni <strong>degli</strong> Stati<br />

membri. La scelta di dedicare il primo Capo alle disposizioni generali sull’azione esterna<br />

è stata dettata dall’esigenza di fornire una precisa collocazione e una maggiore coerenza<br />

ai successivi articoli relativi al settore della politica estera, di sicurezza e difesa. Nel<br />

nuovo trattato PESC e PESD continueranno tuttavia a svolgere il ruolo di politiche distinte<br />

nel quadro generale dell’ Unione europea e continueranno a essere governate dal<br />

principio dell’unanimità in sede di Consiglio e non saranno soggette, per quanto concerne<br />

la loro concreta attuazione, all’adozione di atti legislativi, bensì di decisioni del Consiglio<br />

europeo. Il primo paragrafo del nuovo art.24 che apre il capo relativo alle disposizioni<br />

specifiche sulla politica estera e di sicurezza comune riprende infatti quasi integralmente<br />

le disposizioni già vigenti:” La competenza dell’ Unione in materia di politica estera e di<br />

sicurezza comune riguarda tutti i settori della politica estera e tutte le questioni relative<br />

alla sicurezza dell’Unione, compresa la definizione progressiva di una politica di difesa<br />

comune che può condurre a una difesa comune”. Viene inoltre riaffermata la mancanza di<br />

competenza della Corte di giustizia dell’ UE per le disposizioni di questo settore, salvo<br />

eccezioni specifiche.<br />

- 2010 Raccomandazione del Consiglio d’Europa sull’ educazione per la cittadinanza<br />

democratica e l’educazione ai diritti umani: Tale nucleo tematico, contribuisce ad<br />

un’educazione alla realtà del mondo e risveglia il senso di giustizia e di equità dei diritti<br />

per tutti per la costruzione di un mondo migliore .<br />

- 2006 Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze<br />

chiave per l’apprendimento permanente: il rispetto dei Diritti Umani, la loro promozione, il<br />

rispetto delle libertà fondamentali è compito specifico di ogni essere umano e di ogni<br />

istituzione. La scuola, quindi, deve promuovere non solo la conoscenza, ma<br />

l’applicazione in particolare nel rispetto del pieno sviluppo della personalità umana e del

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