11.06.2013 Views

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

o<br />

Citizenship and Constitution<br />

418<br />

APPRENDERE L’UNIONE EUROPEA A SCUOLA:<br />

DIRITTI UMANI, SUSSIDIARIETÀ, MULTI‐LEVEL GOVERNANCE<br />

Griglia metodologica per il lavoro individuale<br />

Da inserire, compilata, nella piattaforma Ansas di "Cittadinanza e Costituzione”<br />

WG n. 4 – Identità e senso di appartenenza: l’UE di fronte alle sfide della globalizzazione<br />

Nome Cognome del corsista: Antonio Spinelli<br />

Regione della scuola di servizio: Veneto<br />

Grado di scuola (primaria – secondaria di 1° ‐ secondaria di 2°): secondaria di I grado<br />

Ordine di scuola (in caso di secondaria di 2°): ///<br />

IN RELAZIONE ALLA TEMATICA AFFRONTATA NEL GRUPPO DI LAVORO E ALL’ORDINE DELLA SCUOLA DI SERVIZIO SI CHIEDE AL<br />

DOCENTE DI:<br />

1. Individuare i nuclei tematici prescelti riferiti al tema del WG e all’ordine e grado di scuola di servizio:<br />

All’interno dei nuclei tematici individuati a partire dalla mappa concettuale sull’IDENTITÀ riportata più<br />

avanti (v. punto 4), e indicati in modo specifico per i tre anni della scuola secondaria di I grado, si è scelto di<br />

focalizzare l’attenzione sul rapporto tra i diritti umani (così come strutturati in base al codice<br />

internazionale, ma anche a livello nazionale e regionale/comunale) e la legislazione di un dato Paese<br />

inerente a gruppi specifici di persone.<br />

In particolare, si vuol far riferimento a quelle che nello schema sono segnalate come “situazioni ponte”<br />

ossia condizioni in cui ci si potrebbe venire a trovare per la creazione di determinati meccanismi legati al<br />

confronto/scontro tra identità e alterità. Considerato il contesto attuale, sia a livello locale sia a quello<br />

globale, il riferimento non può non andare alla figura del migrante o a quella delle persone con disabilità e<br />

più in generale al rapporto tra il concetto di identità e quello di cittadinanza (nazionale ed europea)<br />

Da un punto di vista didattico, oltre allla presenza del necessario elemento dell’interdisciplinarietà, il perno<br />

centrale è costituito da un continuo raffronto tra passato e presente, trovando nella Storia una fonte<br />

inesauribile di esempi che permettono approfondimenti e forniscono chiavi di lettura del presente.<br />

Come detto all’inizio, il cuore della ricerca che dà il via alle proposte didattiche è la relazione (non solo<br />

concettuale, ma anche puramente normativa) tra i diritti umani e le leggi emanate in un certo luogo e in un<br />

preciso momento storico. L’indagine su tale rapporto permette di capire come uno Stato possa<br />

contravvenire ai diritti universalmente riconosciuti, portando avanti una legislazione che, in maniera più o<br />

meno evidente, determina discriminazione ed esclusione. È questo il caso del riconoscimento della<br />

cittadinanza, che si inserisce in un complesso rimando assio‐pratico mirante a definire il concetto di<br />

identità, della situazione del migrante e delle minoranze, di qualsiasi tipo esse siano.<br />

In base a questi criteri, ci si è maggiormente soffermati su:<br />

1A) Il concetto di identità, quello di cittadinanza e il loro rapporto (con riferimento al codice<br />

internazionale dei diritti umani e alla normativa regionale europea e nazionale) in questo caso è<br />

possibile un percorso didattico modulato sui tre anni;<br />

1B) I migranti (con un continuo richiamo alla storia e all’attualità) si veda il percorso A per il 3° anno;<br />

1C) “Razzisti per legge”: la discriminazione ieri e oggi si vedano i percorsi C – E – G per il 3° anno.<br />

2. Collocare l’argomento nella tipologia generale dei diritti fondamentali facendo riferimento alla<br />

normativa internazionale (Nazioni Unite), regionale europea (Consiglio d’Europa e Unione <strong>Europea</strong>),<br />

nazionale (Costituzione repubblicana ) e regionale (Statuti regionali) come supporto dei nuclei tematici /<br />

contenuti individuati<br />

I tre percorsi trovano agganci in tutte le generazioni di diritti, dai diritti civili e politici a quelli economici,<br />

sociali e culturali fino ai diritti di solidarietà. In realtà, per alcuni argomenti, sarebbe possibile fare<br />

riferimento anche ai diritti di quarta generazione ed in particolare a quelli relativi al campo della genetica e<br />

della bioetica. Diventano quindi centrali i seguenti strumenti:

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!