Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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Citizenship and Constitution
VI. Propone di prendere come possibile modello i sistemi di prova TOEFL e IELTS, usati con successo negli
Stati Uniti e nel Regno Unito, per individuare una soluzione alla problematica legata all’apprendimento
linguistico di ogni Stato;
VII.Invita i Ministeri della Pubblica Istruzione degli Stati Membri a prevedere nelle proposte di accoglienza
delle scuole attività di socializzazione anche ludiche, atte ad agevolare la reciproca conoscenza e la
partecipazione al sistema di istruzione, attraverso programmi speciali di borse di studio e apprendistato;
VIII.Rileva l’importanza di organizzare campagne di sensibilizzazione al tema accoglienza, mediante
mezzi di informazione di massa , televisione e internet;
IX. Ritiene necessario un aggiornamento della normativa del Consiglio dell’Unione Europea 2000/43/CE
per mantenere fede ai principi in essa contenuti, nonostante le mutate condizioni socio –politiche;
X. Prospetta lo sviluppo di organizzazioni finanziarie che promuovano il microcredito come mezzo che
contribuisca a combattere la discriminazione sociale derivante da difficoltà economiche;
XI. Auspica che limitazioni della liberta di circolazione e di soggiorno per motivi di ordine pubblico, di
pubblica sicurezza e di sanità pubblica siano imposte esclusivamente riguardo al comportamento
personale e mai secondo considerazioni generali di prevenzione o all'origine etnica o nazionale;
XII.Ritiene, come UNICEF, molte ONG e comunità religiose, che il miglior modo per proteggere i diritti di
tutti, specie dei bambini di comunità migranti, sia garantire loro parità di accesso a un’istruzione, ad
alloggi e a un’assistenza sanitaria di qualità;
XIII.Invita gli Stati Membri a intervenire con decisione a tutela dei minori non accompagnati, soggetti a
sfruttamento, di qualunque etnia e nazionalità essi siano;
XIV.Invita gli Stati Membri, laddove l’identificazione di minori sia utile per loro tutela, ad effettuarla
attraverso procedure ordinarie e non discriminatorie, nel pieno rispetto di ogni garanzia e tutela
giuridica[direttiva 2000/43/CE, sancito dagli articoli 12, 13 e da 17 a 22 del trattato CE];
XV.Ribadisce che le politiche che aumentano l’esclusione non sono mai efficaci nella lotta alla criminalità
e non contribuiscono alla prevenzione della criminalità o alla sicurezza;
XVI.Condanna totalmente e inequivocabilmente tutte le forme di razzismo e discriminazione cui sono
soggetti Rom e altri considerati “zingari”;
XVII.Chiede al Consiglio e alla Commissione di monitorare l’applicazione da parte degli Stati Membri dei
trattati e delle direttive sulle misure contro la discriminazione e sulla libertà di circolazione, onde
assicurarne la piena attuazione e adottare le misure necessarie, qualora questa non sia garantita;
XVIII.Esprime preoccupazione per il fatto che i Prefetti, in seguito alla dichiarazione dello stato di
emergenza, possono adottare misure straordinarie, sulla base di una legge riguardante la protezione
civile in caso di “calamità naturali, catastrofi o altri eventi”, non proporzionata a problematiche
relative a campi Rom o simili;
XIX.Ribadisce l’importanza di abolire la segregazione di comunità minoritarie, di combattere le pratiche
discriminatorie in materia di assegnazione di alloggi e di rafforzare la partecipazione alla vita sociale,
economica, culturale e politica, avvalendosi delle opportunità offerte dai fondi UE;
XX.Ritiene fondamentale assicurare, mediante fondi UE‐ programma ARGO, Fondo europeo per i
rifugiati e Fondo Europeo per l’integrazione per il periodo 2007‐2013‐ la parità di accesso a:
2. mercati del lavoro;
3. assistenza sanitaria;
4. prestazioni previdenziali;
XXI.Invita alla creazione da parte della Commissione di un gruppo di lavoro contro la discriminazione,
con rappresentanti di tutti gli Stati Membri;
XXII.Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai
governi e ai parlamenti degli Stati Membri, al Segretario generale del Consiglio d’Europa, al
Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, all’UNICEF.