11.06.2013 Views

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

263<br />

criteri qualitativi di rappresentatività.<br />

1. La Piattaforma delle ONG sociali europee (Platform of <strong>Europea</strong>n Social<br />

NGOs),<br />

2. La Confederazione delle ONG europee per l’aiuto e lo sviluppo (<strong>Europea</strong>n<br />

NGOs Confederation for Relief and Development, CONCORD),<br />

3. Green Ten riunisce le dieci più grandi organizzazioni ambientaliste europee,<br />

4. Il Network diritti umani e democrazia (Human Rights and Democracy<br />

Network, HRDN),<br />

5. ONG-UE per la giustizia penale internazionale (EIDHR)<br />

6. <strong>Europea</strong>n Women’s Lobby, EWL<br />

3 Ricercare indicazioni operative e metodologiche adottate in relazione ai documenti<br />

nazionali e internazionali, partendo dai seguenti documenti:<br />

La solidarietà sociale è il fondamento del diritto-dovere di educazione di cui al D.Lgs<br />

76 del 15.04.05 nell’ambito del diritto allo studio sancito dall’art.34 Cost. e del diritto al<br />

successo formativo di cui al DPR. 275/99, esteso ai minori stranieri ai sensi dell’ art. 38<br />

del D. LGS n. 286 del 25.07.1998 “Testo unico delle disposizioni concernenti la<br />

disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero" .<br />

Nel suo itinerario formativo ed esistenziale, lo studente si trova a interagire con culture<br />

diverse e necessitano allora strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione,<br />

evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. In un processo, anzi in una<br />

“famiglia di processi formativi” che deve essere critica, creativa e costruttiva, la<br />

riflessività rende ciascuno, impegnato ad apprendere, un artistico ricercatore e alla<br />

riflessività si accompagna la trasformatività: le dimensioni della soggettività ed<br />

intersoggettività sono inseparabili nel senso che l’essere con gli altri è<br />

irrinunciabilmente inteso come indistinguibile dall’essere se stessi. Occorre acquisire<br />

strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni,<br />

promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano bussole negli itinerari<br />

personali per rispondere positivamente all’incertezza e mutevolezza <strong>degli</strong> scenari sociali<br />

e professionali, presenti e futuri. Occorre fornire le chiavi per il deuterapprendimento<br />

che concerne il “come si fa ad apprendere” determinando la capacità di imparare a<br />

“saper essere” come fondamento del saper fare.<br />

La personalizzazione dell’insegnamento costituisce la risposta adeguata per costruire<br />

conoscenze, abilità e competenze necessarie alla vita nella società della conoscenza e<br />

dell’inclusione. I saperi, allora, devono veicolare competenze chiave per la<br />

partecipazione attiva e responsabile ai fini della buona riuscita personale e del buon<br />

funzionamento della società a fronte di un futuro incerto e magmatico. Alla<br />

cittadinanza attiva sono funzionali innanzitutto le quattro competenze chiave connesse<br />

al sapere fare e saper essere (imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, senso<br />

di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) a fronte delle<br />

altre legate ai saperi, tutte da sviluppare secondo livelli di autonomia e responsabilità<br />

(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006,<br />

sulle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente e D.M. 22.08.2007,<br />

n.139 cd. Regolamento sul nuovo obbligo di istruzione unitamente alla<br />

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla<br />

costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente).<br />

Il dibattito attuale, in Italia e in Europa, allora, si concentra sull’integrazione scolastica<br />

<strong>degli</strong> alunni con cittadinanza non italiana, con disabilità, con disturbi specifici di<br />

apprendimento, ma anche sulla valorizzazione delle eccellenze. Occorrono interventi<br />

idonei di formazione e di sviluppo professionale dei docenti per garantire una scuola<br />

realmente inclusiva e orientata all’apprendimento permanente per tutti, incidendo sui<br />

metodi di valutazione e sulle forme di organizzazione. Non è un caso che il Consiglio<br />

europeo del 18.1.2010 affermi, a livello internazionale, che la qualità dell’insegnamento

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!