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Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

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comunicazione di massa allo scopo di aiutare gli alunni a scegliere e ad analizzare le informazioni,<br />

diffuse da questi mezzi.<br />

DICHIARAZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUL DIRITTO E LA RESPONSABILITÀ DEGLI<br />

INDIVIDUI, DEI GRUPPI E DEGLI ORGANI DELLA SOCIETÀ DI PROMUOVERE E<br />

PROTEGGERE LE LIBERTÀ FONDAMENTALI E I DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE<br />

RICONOSCIUTI, 1998<br />

Articolo 15.<br />

536<br />

Lo Stato ha la responsabilità di promuovere e facilitare l’insegnamento dei diritti umani e delle<br />

libertà fondamentali a tutti i livelli educativi e di assicurare che tutti i responsabili della formazione<br />

di avvocati, personale addetto al rispetto della legge, personale delle forze armate e pubblici<br />

ufficiali, inseriscano appropriati elementi di insegnamento dei diritti umani nei loro programmi di<br />

formazione.<br />

COMITATO SUI DIRITTI DELL’INFANZIA, GENERAL COMMENT N.1 “FINALITÀ<br />

DELL’EDUCAZIONE”, CRC/GC/2001/1<br />

Articolo 29 (1), Convenzione sui diritti dell’infanzia<br />

“1. Gli Stati parti convengono che l’educazione del fanciullo* deve avere come finalità:<br />

(a) favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle<br />

sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità;<br />

(c) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi<br />

valori culturali, nonché il rispetto dei valori del paese nel quale vive, del paese di cui può essere<br />

originario e delle civiltà diverse dalla sua;<br />

(e) sviluppare nel fanciullo il rispetto dell’ambiente naturale;”<br />

DICHIARAZIONE FINALE ADOTTATA DALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE SU<br />

“DIALOGO INTERCULTURALE PER LO SVILUPPO DI UNA NUOVA (PLURALE,<br />

DEMOCRATICA) CITTADINANZA”, UNIVERSITÀ DI PADOVA, 2007<br />

L’idea della Cittadinanza Inclusiva, praticata nelle città, a ogni livello, in ogni ambito di decisione e<br />

in seno alla società civile, in particolare nel Partenariato Euro-mediterraneo, implica:<br />

- la non esclusione pregiudiziale di qualsiasi sistema di fede o di valori dal partecipare nei<br />

processi decisionali e dalle politiche e azioni che promuovono e salvano la vita,<br />

- il principio fondamentale di «non dominanza»<br />

ANNALI MIUR N. 1/2 DEL 2008 SU SVILUPPO PROFESSIONALE INSEGNANTI, QUALITÀ E<br />

EQUITÀ APPRENDIMENTO PERMANENTE<br />

L’istruzione e la formazione sono i pilastri dell’investimento sociale per lo Stato, uno strumento<br />

politico essenziale alla costruzione di un circolo virtuoso tra innovazione e competitività, da un lato,<br />

e coesione e capacità di accogliere, dall’altro. Non ci può essere una «società del sapere» aperta,<br />

coesa e dinamica senza un’«economia del sapere» in grado di rispondere alle sfide presenti e<br />

future per quanto riguarda la competitività e l’innovazione. E non vi può essere alcuna «economia<br />

del sapere» se non vi saranno sistemi scolastici in grado di fornire ai giovani il sapere, le<br />

conoscenze e le competenze che permetteranno loro da adulti di rispondere, collettivamente e<br />

individualmente, alle sfide professionali, politiche e culturali del futuro.<br />

I cambiamenti di natura tecnopedagogica richiedono l’introduzione nel curriculum di nuove materie<br />

(particolarmente nell’area della tecnologia informatica e in quella linguistica), il proseguimento della<br />

formazione permanente e una maggiore attenzione nei confronti della ricerca scientifica nella fase<br />

sia iniziale sia permanente della formazione.

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