11.06.2013 Views

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

Apprendere l'Unione Europea a Scuola. Contributi degli insegnanti ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

176<br />

Il 2008 rappresenta inoltre un momento importante di questo<br />

ii. I diritti di bambini e adolescenti ad un’alimentazione sana ed i rischi dell’alimentazione industriale<br />

Nel 2008, nell’ambito del programma 457 il Ministero della Salute ha dimostrato il suo impegno nella<br />

promozione di un’alimentazione sana con diverse iniziative. Sono stati siglati Protocolli di intesa per<br />

favorire l’attivita fisica anche a scuola, per contrastare l’obesita infantile e i disordini alimentari in eta<br />

evolutiva e per promuovere un’alimentazione corretta ed equilibrata soprattutto di bambini e<br />

adolescenti458.<br />

Il Ministero della Salute ha inoltre avviato, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione,<br />

una<br />

sperimentazione per la diffusione del consumo di frutta e verdure tra i giovani, che prevede tra le<br />

prime azioni l’installazione in alcune scuole superiori di distributori automatici di merende a base di<br />

frutta<br />

:Al di continuare a realizzare e sostenere iniziative, quali Protocolli di Intesa e campagne di<br />

sensibilizzazione, volte a promuovere il diritto di bambini e adolescenti ad un’alimentazione sana<br />

potenziando l’informazione rispetto ai rischi collegati all’alimentazione industriale.<br />

Si vuole rimarcare con questo la volontà di non voler più affrontare la questione dei diritti dei bambini e<br />

adolescenti con disabilita in termini di categoria, ma di ºmbini e adolescenti” in rapporto alla<br />

condizione di salute e disabilita nella logica richiamata dall’ultima definizione dell’OMS di salute e<br />

disabilita Si ritiene che il cambiamento culturale sia importante innanzitutto per sottolineare che i diritti<br />

dei bambini e <strong>degli</strong> adolescenti con disabilita sono parte integrantedei diritti umani e rinforzare il<br />

principio di “superiore interesse del bambino” affermato dall’art. 3 CRC.<br />

Richiedono un cambiamento di paradigma nell’approccio generale delle politiche dei servizi di presa in<br />

carico, che deve essere complessiva e deve svilupparsi per tutto l’arco della vita. In quest’ottica e<br />

necessario che ogni intervento sia: personalizzato, ogni bambino e adolescente ha una sua storia,<br />

ogni famiglia ha caratteristiche diverse, i contesti sociali sono diversi, ogni percorso assistenziale in<br />

ambito sanitario o socio-sanitario deve essere modulato sul bambino/adolescente e sul suo percorso<br />

di vita; multidiscipliare, multispecialistico e multisettoriale l’intervento sanitario deve essere legato<br />

all’inclusione scolastica, ad attivita extrascolastiche ad esempio del tempo libero, dello sport, e deve<br />

essere fortemente radicato sul territorio; integrato, la parola chiave e “rete” ed e quindi essenziale il<br />

raccordo ed il coordinamento tra i vari settori sanitari coinvolti cosi come l’integrazione tra gli interventi<br />

sanitari e quelli scolastici, educativi e sociali,<br />

tra servizi pubblici e privati, le famiglie e le loro associazioni; partecipato tra gli operatori sanitari, i<br />

familiari e,<br />

quando possibile, con i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze, per la definizione delle priorità e<br />

<strong>degli</strong> obiettivi assistenziali significativi nel tempo.<br />

· Dichiarazione finale adottata dalla Conferenza internazionale su 8ialogo interculturale<br />

per lo sviluppo di una nuova (plurale, democratica) cittadinanza”, Università di Padova, 2007<br />

“Siamo convinti che un vero Dialogo interculturale comporta l’esercizio di importanti virtù<br />

democratiche:<br />

1.la virtù cognitiva (cognitive virtue):<br />

se le opinioni non sono rigide in partenza, un dialogo aperto può dar luogo a nuovi, più appropriati e<br />

articolati punti di vista e incrementare la conoscenza reciproca;<br />

2.la virtù civica (civic virtue):<br />

il dialogo interculturale forma cittadini ‘migliori’ (più informati, attivi, responsabili) e abbassa la<br />

propensione all’intolleranza e ai comportamenti violenti;<br />

3.la virtù del governare (governance virtue):

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!