UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

Traduzione
Polemone era figlio di Filostrato, Ateniese del demo di Oion. Da giovane era talmente
intemperante e dissoluto che teneva su di sé del denaro per essere pronto a soddisfare i suoi
desideri; ma ne nascondeva anche in degli anfratti. Anche nell'Academia si trovò incollata a
una colonna una sua moneta da tre oboli destinata ad un uso simile a quello di cui abbiamo
detto. Un giorno, in seguito a una scommessa con i suoi giovani (amici), entrò ubriaco e cinto
di una corona nella scuola di Senocrate. Quest'ultimo per niente sconcertato continuò il suo
discorso allo stesso modo. Si trattava della moderazione. Il ragazzo ascoltandolo fu poco a
poco catturato e in questo modo divenne così dedito al lavoro da superare tutti gli altri e
succedere (a Senocrate) alla guida della scuola, a partire dalla centosedicesima Olimpiade.
Antigono di Caristo, nelle Vite, dice che il padre di Polemone era primo tra i cittadini e che
allevava cavalli per la corsa con i carri. Dice inoltre che Polemone subì da parte di sua moglie
un processo per maltrattamento, poiché aveva dei rapporti con dei giovinetti. Quando però
cominciò a far filosofia, rafforzò il suo carattere a tal punto che manteneva la stessa attitudine
in ogni occasione. Anche la sua voce era immutabile. Per questo motivo Crantore venne
catturato da lui. Infatti mentre un cane rabbioso gli strappava il poplite fu il solo a non
impallidire; e quando vi furono dei sommovimenti in città, dopo essersi informato di ciò che
succedeva, rimase impassibile. Negli spettacoli teatrali era la persona meno commossa.
Quantomeno, un giorno che Nicostato, soprannominato Clitemnestra, leggeva a lui e a
Cratete, qualche verso del Poeta, Cratete si lasciò commuovere, mentre lui era come se non
avesse sentito. Si può dire di lui quanto dice il pittore Melanzio nell'opera Sulla pittura. Egli
dice infatti che sulle opere d'arte, ma anche sui caratteri, deve diffondersi una certa sicurezza e
secchezza. Polemone diceva che bisogna esercitarsi nelle azioni concrete e non nelle
disquisizioni dialettiche, (per non apparire) come qualcuno che abbia ingoiato un manuale di
armonia aver praticato la musica: tali uomini sarebbero ammirati per la loro abilità
dialettica, ma si troverebbero in contraddizione con loro stessi per quanto riguarda il loro
comportamento. Era dunque raffinato e nobile, condannando però le espressioni “condite con
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