UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

periodo ellenistico, tanto da lasciar credere che lo spessore filosofico della figura in oggetto
venga giudicato prevalentemente in relazione a questo aspetto della sua attitudine
comportamentale, senza prendere del resto seriamente in considerazione la particolare
posizione che il personaggio assume filosoficamente in rapporto al concetto di 'passione',
'emozione', 'impassibilità' etc. Infine le impressioni lasciate nella letteratura posteriore da
elementi di tipo biografico risultano spesso, e in modo particolare nel caso della presente
ricerca, persistenti e di lungo periodo, tanto da permettere di tracciare una storia delle
associazioni letterarie e retoriche rispetto al nome del filosofo preso in considerazione, del
tutto indipendente dalla storia della ricezione delle dottrine del medesimo filosofo.
Le fonti
Il IV libro delle Vite di Diogene Laerzio e l’Academicorum historia di Filodemo di Gadara
sono le nostre fonti principali sulla vita di Polemone 20 . Tra i due testi sussistono strette
consonanze dal punto di vista del contenuto e dell’ordine dell’esposizione: entrambi
esordiscono con una descrizione della giovinezza dissoluta di Polemone, a cui fanno seguito
l’episodio della ‘conversione’ alla filosofia, in conseguenza dell’incontro con Senocrate, e una
descrizione ricca di particolari sul carattere moderato e impassibile del filosofo durante il
resto della sua vita. Le affinità tra i testi dei due autori si estendono al di là del bios di
Polemone e interessano ugualmente i resoconti biografici di tutto il gruppo di filosofi
academici vissuti tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C.: Crantore, Cratete e
Arcesilao 21 . La critica è concorde nel considerare quale fonte comune di tali resoconti le
Biografie di Antigono di Caristo 22 , autore vissuto nel III secolo a.C, che fu anche scultore e
storico dell’arte. Gli studi di Tiziano Dorandi sul testo papiraceo di Filodemo di Gadara e sul
quarto libro di Diogene Laerzio hanno consentito in epoca recente di riproporre una
ricostruzione almeno parziale dell’opera di Antigono. Riesaminando ed integrando le ipotesi
precedentemente formulate dalla critica, Dorandi ribadisce come il testo di Filodemo sembri
riportare l’opera di Antigono in modo più vicino al modello rispetto a quello di Diogene 23 . In
considerazione dunque dell’estensione e della qualità delle citazioni alla lettera attribuite
esplicitamente ad Antigono nel testo di Filodemo 24 , l’ipotesi che appare più verosimile è
20 D.L. IV, 16-20: tr. it. a cura di M. Gigante in Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, (“Biblioteca Universale
Laterza” prima edizione accresciuta) Roma/Bari 1983; cfr. tr. fr. e ‘Introduction (au livre IV)’ a cura di T.
Dorandi, in Diogène Laërce, Vies et Doctrines des Philosophes Illustres, Paris 1999, pp. 467-487 e pp. 503-
506. Per la ricostruzione del testo e una traduzione dell’Academicorum Historia di Filodemo v. Dorandi
(1991). Il testo del bios di Polemone occupa le colonne IV 25-45-XIII – XV.
21 D.L. IV, 21-45; Philodemus, Acad. Hist., coll. XVI-S-R-Q-XVII-XVIII-XIX-XX.
22 A partire da von Wilamowitz-Moellendorff (1881).
23 Dorandi (1999), ‘Introduction’, pp. XI-LXXXI. v. anche Dorandi (1992), pp. 3761- 92.
24 v. Philodemus, Acad. Hist., coll. IV, 25; IV, 39; XVI, 1-2; Q, 5-6.
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