UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

attestanti un’attività cultuale all’interno delle scuole filosofiche ha poi indotto la critica a
rivedere sostanzialmente la tesi di Wilamowitz. Gli studi di J.P. Lynch sulla scuola di
Aristotele hanno in epoca più recente affermato il carattere laico delle scuole filosofiche i cui
scopi andrebbero considerati esclusivamente nell’ambito educativo e scientifico 240 . Da questi
studi emerge inoltre la problematicità del concetto di ‘persona giuridica collettiva’ applicato in
questo contesto 241 . Come già Foucart, Wilamowitz tendeva infatti a considerare l’associazione
dei thiasotes come un’unica persona civile, capace di agire nella società in quanto tale, capace
dunque di possedere, vendere e comprare proprietà a proprio nome ed essere rappresentata
come tale nel sistema giuridico. La questione diventava di primaria rilevanza qualora si
considerasse la presenza nelle scuole filosofiche di numerosi stranieri, esclusi da un certo
numero di diritti riservati ai cittadini, quali innanzitutto il diritto di proprietà. Senocrate, ad
esempio, in quanto meteco originario di Calcedonia 242 e nonostante ciò scolarca della scuola
academica, pone di fatto un problema giuridico, se si considera che oltre alla direzione della
scuola egli abbia ereditato anche la proprietà degli immobili della scuola necessari al suo
funzionamento, di qualunque tipo essi siano stati. Poiché la presenza tra i propri membri di
stranieri, donne e schiavi accomuna le associazioni religiose studiate da Foucart e le scuole
filosofiche, l’ipotesi che i loro ordinamenti fossero assimilabili risolverebbe il problema di
come uno straniero potesse amministrare una proprietà senza violare la legge della polis.
Tuttavia molti dubbi sono stati avanzati da più punti di vista sia sull’applicabilità del concetto
di ‘persona giuridica’ nel mondo greco in generale, sia sugli elementi di similitudine tra la
variegata composizione delle scuole filosofiche e le comunità riunite nelle associazioni
cultuali 243 .
Senza pretendere di voler risolvere la difficilissima questione dello statuto giuridico
dell’Academia, è possibile tentare di aggiungere qualche elemento pertinente
specificatamente allo scolarcato di Polemone, che, se non metterà propriamente ordine in
questa intricata materia, si spera almeno che non aggiunga confusione. A tal fine si terrà conto
del linguaggio adottato dai resoconti biografici risalenti ad Antigono di Caristo per descrivere
240 Lynch, 1972, pp. 127-134.
241 Ivi, p. 123-127.
242 v. Whitehead (1981), pp. 223-244 ; Isnardi Parente (1981), pp. 148-149, pone l'accento sugli elementi che
suggeriscono un rafforzamento della dimensione 'comunitaria' della scuola academica in coincidenza con lo
scolarcato di Senocrate e la residenza fissa dello scolarca sul suolo dell'Academia. Isnardi Parente (1981), p.
149, abbraccia l'ipotesi che la scuola assumesse lo statuto di qi/asoj e proprio in virtù di questo fosse
possibile il passaggio del fondo da uno scolarca ateniese ad uno scolarca meteco ; v. anche Isnardi Parente
(1986), p. 355.
243 v. Finley (1951), pp. 88-106, p. 276. Finley avanza forti dubbi sull’applicabilità del concetto; dubbi raccolti
e rafforzati da Arnaoutoglu (2003), p. 79; ancora come associazioni legate agli ordinamenti della polis
ateniese vengono considerate le scuole filosofiche da Jones (1999), pp. 227-234. Interessante
l’inquadramento delle scuole filosofiche come ‘fondazioni perpetue’ proposto da Natali (1991).
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