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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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statuto di 'bene' a qualunque cosa esuli dalla disposizione stabile della virtù genera<br />

una teoria complessa del valore di una cosa (Stob., Ecl. II, 7, 7 f, pp. 83, 10 – 84, 2<br />

Wachsmuth = SVF III, 124; LS 58D), per cui le 'cose in accordo con la natura' hanno<br />

un valore solo nella misura in cui l'uomo è portato a sceglierle, ovvero solo perché,<br />

tenendo conto delle circostanze, vengono selezionate le cose secondo la natura<br />

piuttosto che i loro contari. Un residuo della centralità della disposizione del soggetto<br />

in questo tipo di distinzioni si può scorgere nella menzione dell' 'inclinazione' verso<br />

le 'cose che sono in accordo con la natura'. Tuttavia non è sorprendente che una volta<br />

portato il discorso sul piano oggettivo, fosse possibile per gli avversari puntare il dito<br />

sull'artificiosità delle distinzioni stoiche (v. Fin. IV, 20 : "quid enim perversius, quid<br />

intolerabilius, quid stultius quam bonam valetudinem, quam dolorum omnium<br />

vacuitatem, quam integritatem oculorum reliquorumque sensuum ponere in bonis<br />

potius, quam dicerent nihil omnino inter eas res iisque contrarias interesse? Ea enim<br />

omnia quae illi bona dicerent, praeposita esse, non bona, itemque illa quae in<br />

corpore excellerent, stulte antiquos dixisse per se esse expetenda; sumenda potius<br />

quam expetenda").<br />

- completur : v. T. 56 = Plut. De comm.not. 1069 f 6 : sumplhrou=n. v.<br />

Stobaeus, Anth. II, 7, 3 b, p. 46 Wachsmuth (Dox. A) = Kritolaus fr. 19 Wehrli: "to£<br />

e)k pa/ntwn tw=n a)gaqw=n sumpeplhrwme/non"), verbo tecnico della concezione<br />

peripatetica e 'cumulativa' dei beni necessari alla piena felicità. τελειοῦν : Stobaeus,<br />

Anth. II, 7, 4 a (Dox. A) = Straton fr. 134W : "καὶ καθάπερ Στράτων, τὸ τελειοῦν<br />

τὴν δύναμιν, δι' ἣν τῆς ἐνεργείας τυγχάνομεν (sc. τὸ ἀγαθόν ἐστιν)”. Da cui si<br />

evince che durante lo scolarcato di Stratone il discorso etico peripatetico sentì<br />

l'esigenza di precisare la propria posizione attraverso un lessico che rimandava ad<br />

un'idea di “completezza della potenzialità”.<br />

- quia coniuncta ei virtus est : cfr. Fin. II, 42: "cum honestate coniungerent".<br />

L'interpretazione finale della formula risente l'influsso della presentazione<br />

schematica della divisio etica, la quale si avvale della distinzione opinioni semplici –<br />

opinioni composte.<br />

- in sapientem solum cadit : EN 1113 a 25-26, 29-33; 1166 a 12-13; 1176 a 16-<br />

17. Annas (2008), p. 16-17, rammenta come la figura del saggio affiori dai testi<br />

aristotelici per quanto non ancora come un tema a se stante, come invece succede<br />

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