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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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antichi filosofi academici viene esaltata per il suo legame profondo con le altre<br />

discipline che formano il curriculum formativo di qualunque giovane futuro esponente<br />

dell'èlite romana. I testi prodotti all'interno delle due scuole filosofiche, in particolare<br />

all'interno del Peripato si trovano infatti a fondamento di quelle discipline, come la<br />

retorica, le scienze politiche, la storia, particolarmente favorite dall'educazione romana<br />

dei futuri dirigenti. Per un'ulteriore associazione del pensiero degli antichi con le<br />

scienze politiche, v. Div. II, 3: “...magnus locus philosophiaeque proprius, a Platone<br />

Aristotele Teophrasto tataque Peripateticorum familia tractatus uberrime”.<br />

Liberalis: cfr. Luc. 1: “tum omnis liberalis et digna homine nobili ab eo percepta<br />

doctrina”; in riferimento alla poesia, Tusc. II, 27: “hanc eruditionem liberalem et<br />

doctrinam putamus”;<br />

v. De orat. I, 17: “eruditio libero digna”; si noti la peculiarità della lista di discipline<br />

che secondo Cicerone forniscono la sostanza dell'educazione liberale. Siamo ancora<br />

distanti dalla lista delle septem artes liberales, e in questo contesto il testo di Cicerone<br />

non intende far riferimento a quanto Quintiliano chiama “orbis ille doctrinae, quae<br />

Graeci e)gku/klioj paidei/a vocant”: grammatica, geometria, musica; Nel trivio<br />

superiore dell'educazione liberale, in questo contesto, figurano quelle discipline che<br />

formano oratores e imperatores ac rerum publicarum principes, ovvero l'eloquenza<br />

supportata dallo studio della storia e degli ordinamenti politici. Mentre nel quadrivio<br />

inferiore figurano quelle discipline che formano “mathematici, poetae, musici,<br />

medici”.<br />

Cicerone pensa verosimilmente in questo contesto all'educazione superiore dell'élite<br />

romana, ovvero alla fase più avanzata della formazione del futuro leader politico, la<br />

quale prevedeva evidentemente una serie di opzioni. Nel mondo greco un giovane che<br />

avesse completato le basi della sua educazione poteva proseguire la sua formazione<br />

scegliendo tra un insegnante di medicina, uno di giurisprudenza, uno di retorica o uno<br />

di filosofia. Cicerone lascia intendere in questo passaggio che tutte queste opzioni<br />

vengono potenzialmente soddisfatte dallo studio della tradizione academico-<br />

peripatetica. Una formazione di tipo filosofico significherebbe dunque in questo caso,<br />

non più l'intrattenersi con sofisticherie del pensiero, indegno di un romano adulto,<br />

quanto piuttosto la compresenza e l'organizzazione di un patrimonio di pratiche e<br />

conoscenze funzionale alla cultura del ceto dirigente della società civile. In questo<br />

modo il testo di Cicerone contribuisce su due fronti a fornire una veste dignitosa<br />

all'attività filosofica e ad agevolare il processo di ellenizzazione dell'educazione<br />

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