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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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B)<br />

rispetto al criterio 'scettico' di constantia, l' auctoritas diventa uno dei parametri<br />

orientativi nel confronto tra istanze filosofiche, a partire da un punto di vista che<br />

promuove il platonismo come tradizione dogmatica.<br />

– in re publica princeps:<br />

princeps come scolarca o come personalità eminente del suo tempo. Attraverso l'uso<br />

di questo tipo di lessico, Cicerone presenta al lettore gli esponenti della tradizione<br />

filosofica greca nei termini del contesto politico romano. Sulla possibilità infatti di<br />

mettere in risalto il potenziale 'politico' delle figure dei filosofi academici Cicerone<br />

insiste a più riprese. Questo tipo di insistenza può essere letta come un contributo<br />

importante al più ampio panorama di progressiva 'ellenizzazione' culturale del mondo<br />

romano, per quanto, è bene ricordare come Cicerone sia sempre molto attento a<br />

mantenere un atteggiamento di assimilazione attiva, attraverso le categorie<br />

concettuali della tradizione romana, di quelli che potevano essere i tesori scientifici,<br />

intellettuali e culturali provenienti dal mondo greco, v. Ferrary (1988). Cfr. Fin. IV, 5:<br />

"quam multa illi de re publica scripserunt...". La tradizione vetero-academica viene<br />

proposta come un modello non solo per le sue dottrine filosofiche, ma anche per<br />

quanto riguarda la pratica di quelle discipline di cui necessita il buon cittadino: l'arte<br />

della politica e della retorica. v. cum omnis doctrina liberalis : T. 49 = Fin. V, 7. Tra<br />

tutte le istanze filosofiche del mondo ellenistico, Cicerone reperisce soltanto nelle<br />

opere degli academici e dei peripatetici un certo connubio tra tutte le discipline che si<br />

trovano riunite nella figura dell'oratore ideale ciceroniano, per il quale la conduzione<br />

degli affari pubblici è un elemento imprenscindibile. Questo è probabilmente una<br />

delle principali motivazioni che lo spingono ad accettare, almeno parzialmente, l'idea<br />

storiografica promossa da Antioco d'Ascalona a proposito dell'unità della tradizione<br />

academico-peripatetica. L'unione delle due istanze filosofiche coincide infatti con il<br />

recupero di un'impostazione filosofica e di un patrimonio culturale funzionale alla<br />

formazione del buon cittadino.<br />

Il passo in oggetto costringe l'interlocutore stoico a confrontarsi con il prestigio della<br />

tradizione vetero academica. Vengono evocate le ombre degli antichi filosofi, come se si<br />

trattasse di lari della cultura degni di tutto il rispetto possibile. Nella finzione scenica, una<br />

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