UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

B)
obscurum, inane, ieiunum, attamen eius modi quo uti ad vulgus nullo modo
possit"; Fin. III, 3: "Stoicorum autem non ignoras quam sit subtile, vel spinosum
potius, disserendi genus".
peracute: cfr. Fin. III, 26: "sed consectaria me stoicorum brevia et acuta
delectant".
In questo giudizio è contenuto dunque un capovolgimento della prospettiva
presentata da Cicerone in altri contesti, secondo la quale i filosofi academici si
distinguono per una più incisiva ed elaborata capacità argomentativa, cfr. De or.
III, 67 = T. 36 : eximio quodam usum lepore dicendi; Luc. 16: "Cuius (scil.
Arcesilai) primo non admodum probata ratio, quamquam floruit cum acumine
ingenii tum admirabili quodam lepore dicendi".
- corrigere conatus est disciplinam: cfr. Ac.libri I, 43: "a te, Varro, et veteris
Academiae ratio et Stoicorum; verum esse autem arbitror, ut Antiocho nostro
familiari placebat, correctionem veteris Academiae potius quam novam aliquam
disciplinam putandam". L'inquadramento della dottrina stoica come il frutto di
una sincera esigenza di 'correctio' corrisponde a una riscrittura in chiave positiva
di quella che altrimenti viene considerata una 'frode', un 'inganno', da parte di
Zenone, v. DL VII, 25 = T. 31 : "ἤδη δὲ προκόπτων εἰσῄει καὶ πρὸς Πολέμωνα
ὑπ' ἀτυφίας, ὥστε φασὶ λέγειν ἐκεῖνον, “οὐ λανθάνεις, ὦ Ζήνων, ταῖς
κηπαίαις παρεισρέων θύραις καὶ τὰ δόγματα κλέπτων Φοινικικῶς
μεταμφιεννύς.”"; Tusc. V, 34 : "Et si Zeno Citieus, advena quidam et ignobilis
verborum opifex, insinuasse se in antiquam philosophiam videtur...".
- sicut solebat Antiochus: l'inciso precisa che non si tratta di un'esposizione
arbitraria delle dinamiche di filiazione, ma di un resoconto derivato dagli
insegnamenti di Antioco d'Ascalona. Il testo di Cicerone non lascia spazio a
fraintendimenti affinché il lettore prenda perfettamente coscienza delle differenze
tra le varie letture della storia della tradizione platonica.
Il passo in oggetto testimonia del ruolo di Polemone all'interno della ricostruzione della storia
della tradizione platonica da parte di Antioco d'Ascalona. Lo scolarca insieme al suo gruppo
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