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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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certamente funzionale all'analisi di Carneade, ma non ad una ricostruzione storico-<br />

filosofica delle dinamiche specifiche dell'etica epicurea, stoica o peripatetica. La<br />

fortuna della semplificazione di Carneade è evidente nell'uso massiccio di formule<br />

standardizzate nella letteratura dossografica posteriore (v. simul atque natum sit -<br />

Fin. I, 30; Fin. III, 16 / eu)qu/j geno/menon – Alex.Aphr. De anima libri mantissa 150,<br />

29-30 / a)p' a)rxhj – DL VII, 85 / eu)qu£j e)c a)rxh=j – [Arius Didymus], ap. Stob., II,<br />

7, 3c). Posto quest'orizzonte evaluativo, la critica carneadea consisteva<br />

verosimilmente nell'affermare un'inconsistenza della teoria stoica, poiché i primi<br />

oggetti di appetizione naturale pur conservando un loro 'valore', non risultano<br />

sussunti nella formula del telos; per poi affermare provocatoriamente la coincidenza<br />

di fatto tra la teoria stoica e quella peripatetica, filosoficamente antagoniste, poiché<br />

le inconsistenze della teoria stoica sarebbero risolvibili solo ammettendo, come<br />

fanno i peripatetici, che altri beni oltre alla virtù contribuiscono alla felicità<br />

dell'uomo.<br />

L'emergere di ta£ prw=ta kata£ fu/sin come concetto cruciale è ancor meglio<br />

contestualizzabile nel momento in cui Antioco d'Ascalona interviene nel dibattito<br />

etico e si avvale degli strumenti della critica carneadea, per affermare non solo<br />

polemicamente, ma anche filosoficamente la convergenza di (stoici), peripatetici e<br />

academici su una concezione composita della formula del telos. L'originalità<br />

dell'operazione di Antioco sta nell'individuare una posizione di incontro tra la<br />

formula polemoniana del "secundum naturam vivere" e la concezione peripatetica<br />

della molteplicità dei beni, proprio attraverso l'uso del concetto di ta£ prw=ta kata£<br />

fu/sin. La lista dei beni tripartiti a partire dalla quale i filosofi peripatetici del<br />

periodo ellenistico avevano formulato la loro posizione etica, talvolta in aperto<br />

contrasto polemico con lo stoicismo 637 , viene rielaborata da Antioco, affinché<br />

coincida con la lista degli oggetti di appetizione naturale e degli oggetti selezionati<br />

in ambito pratico in ragione del loro essere kata£ fu/sin. L'effetto di questa<br />

rielaborazione è visibile nella graduale marginalizzazione dei beni esterni, come<br />

l'onore e la ricchezza, rispetto invece ai beni legati alla conservazione dell'integrità<br />

della mente e del corpo, nella teoria etica attribuita ai filosofi academici e<br />

peripatetici. Non è possibile del resto escludere con sicurezza che il concetto abbia<br />

un qualche genuino retaggio vetero-academico 638 , il quale giustificherebbe la scelta<br />

637 v. le testimonianze su Critolao : Clemens, Str. II 21, 129, p. 184 Stählin = Crit. fr. 20 Wehrli : « Krito/laoj<br />

de/, o( kai\ au)to\j Peripathtiko/j, teleio/thta e)/legen kata\ fu/sin eu)roou=ntoj bi/ou, th\n e)k tw=n triw=n<br />

genw=n sumplhroume/nhn trigenikh\n. teleio/thta mhnu/wn. » e le osservazioni di Hahm (2007).<br />

638 Ioppolo (1980), ritiene che il termine sia proprio di Polemone.<br />

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