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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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pensiero socratico debba essersi affermata in un secondo tempo rispetto a – e verosimilmente<br />

in reazione a – l'appropriazione stoica della figura di Socrate, in qualità di sostenitore della<br />

tesi radicale che la virtù è conoscenza e il vizio ignoranza. L'associazione tra Socrate e il<br />

rifiuto scettico dell'evidenza (dei sensi e della mente) avrebbe probabilmente scoraggiato<br />

l'appropriazione appena menzionata 348 . La modalità di lettura dei dialoghi platonici adottata da<br />

Arcesilao si presenta allora come radicalmente nuova 349 , pur collocandosi nella genuina<br />

tradizione academica. La prospettiva adottata in questo passaggio tuttavia non insiste sulla<br />

rottura di Arcesilao rispetto alla tradizione precendente, quanto piuttosto inserisce l'approccio<br />

metodologico di Arcesilao in una linea di continuità rispetto all'origine socratica delle varie<br />

scuole filosofiche. Diversamente da quanto detto dai personaggi di Varrone-Antioco o<br />

Lucullo-Antioco negli Academica (v. Ac.libri I, 43: "tuae nunc partes, qui ab antiquorum<br />

ratione desciscis et ea, quae ab Arcesila novata sunt, ut videamus satisne ista sit iusta<br />

defectio"; Luc. 15 : "Arcesilas qui constitutam philosophiam everteret"), la svolta scettica non<br />

viene qui presentata come una 'defezione' rispetto agli antichi. In nessun luogo Arcesilao<br />

viene presentato come un discepolo dissidente; il passo in oggetto tende al contrario a<br />

rinsaldare il legame ininterrotto dei rapporti di discepolanza e a far coincidere la svolta di<br />

Arcesilao con una riscoperta positiva degli strumenti dell'eloquenza 350 . Per un interessante<br />

inquadramento della lettura di Arcesilao dei dialoghi platonici 351 , come ad esempio il Teeteto,<br />

in reazione all'epistemologia di Zenone di Cizio, v. Ioppolo (1990). Si noterà inoltre che il<br />

personaggio di Polemone, in quando maestro di Arcesilao 352 , ha in questo contesto la specifica<br />

funzione di collante tra le due fasi della storia dell'Academia. Diversamente, la sua funzione<br />

nell'agenda di Antioco era invece quello di fornire il doppio legame (teorico e fattuale) della<br />

tradizione academica con Aristotele da una parte e con Zenone dall'altra. Il passo si presenta<br />

in conclusione come una rilettura capovolta dei principi storiografici di Antioco, funzionale al<br />

« καὶ Πλάτωνα τὸ μὲν ἀληθὲς θεοῖς τε καὶ θεῶν παισὶν ἐκχωρεῖν, τὸν δ' εἰκότα λόγον ζητεῖν ». Nel passo<br />

di Diogene Laerzio l'interpretazione 'scettica' del pensiero platonico sembra appoggiarsi al passo del Timeo<br />

40 b, v. Tarrant (2000), p. 18. Platone del resto riceve qualificazioni positive anche nei frammenti dell'opera<br />

di Timone, v. Silli, fr. 19 Di Marco (Athenaeus, XI, 505e – 506a); fr. 30 Di Marco (DL III, 7).<br />

348 Dal dibattito tra Annas, Brunschwig (1990) e Lévy (1990b) si evince chiaramente come la dichiarazione<br />

d'ignoranza socratica, solo a partire da un certo momento in poi, assume un valore decisivo nel processo di<br />

costruzione dell'identità academico – 'scettica', in ragione delle possibilità offerte dal motto socratico di<br />

retroproiettare i fondamenti dello scetticismo fino agli insegnamenti di Socrate.<br />

349 Cfr. DL IV, 28: « prw=toj to£n lo/gon e)ki/nhse to£n u(po£ Pla/twnoj paradedome/non.... »; per una<br />

presentazione sintetica di quello che Cicerone ritiene essere l'approccio arcesilaeo ai dialoghi di Platone, v.<br />

Ac.libri I, 46: « Platonem (…), cuius in libris nihil adfirmatur et in utramque partem multa disseruntur, de<br />

omnibus quaeritur, nihil certi dicitur ».<br />

350 Cfr. DL IV, 29, dove si dice che Teofrasto sia stato maestro di Arcesilao prima che quest'ultimo passasse<br />

all'Academia « presso Crantore ». Ci sono inoltre ragioni per pensare che presso Teofrasto Arcesilao abbia<br />

ricevuto sopratutto una formazione retorica, piuttosto che strettamente filosofica, v. Long (1986), p. 439-440.<br />

351 Il testo platonico si trova al centro del confronto intra scolastico tra filosofi academici e filosofi stoici. Si<br />

veda per l'ambito etico quanto ribadito da Alesse (2007), pp. 23-39.<br />

352 Si noti come in altri contesti Arcesilao sia messo in rapporto con Crantore piuttosto che con Polemone, v.<br />

nota precedente.<br />

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