UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

scientifica per cui è famoso il Peripato contribuisce dunque a determinare un approccio all'
etica che prende le mosse da un indagine dell'uomo in quanto essere vivente, il cui
comportamento (etico) è analizzabile nello stesso modo in cui lo è quello degli altri animali ed
esseri viventi; Ci sono ragioni per pensare che l'itinerario che dal mondo botanico al mondo
animale arriva alla formulazione di un principio generale universalmente valido anche per
l'uomo costituisse lo scheletro di un discorso peripatetico standard, particolarmente utile in
ambito etico, ma altrettanto adeguato all'indagine fisica, v. ND II, 35: "Ut enim in vite ut in
pecude nisi quae vis obstitit videmus naturam suo quodam itinere ad ultimum parvenire,
atque ut pictura et fabrica ceteraeque artes habent quendam absoluti operis effectum, sic in
omni natura ac multo etiam magis necesse est absolvi aliqui ac perfici". Il medesimo
itinerario ricorre infatti sia in questo contesto d'esposizione dei presupposti teorici dell'etica
degli 'antichi', sia nel V libro del De finibus dedicato al medesimo argomento, v. Fin. V, :
"Omne animal se ipsum diligit ac, simul et ortum est, id agit, ut se conservet, quod hic ei
primus ad omnem vitam tuendam appetitus a natura datur, se ut conservet atque ita sit
affectum, ut optime secundum naturam affectum esse possit".
Commento
A)
– si est excultus et si eius acies ita curata est: la caratteristica specifica
dell'uomo è quella di avere un'anima, la quale richiede la giusta 'cura' per essere
perfezionata. L'uso del verbo excolere (coltivare con cura / educare) porta avanti la
metafora botanica e la continuità con l'ambito naturale, mentre la menzione dell'
acies animi si spinge in direzione del vocabolario della 'visione', che più
propriamente caratterizza l'attività intellettuale. In questo modo si inserisce
all'interno dello sviluppo naturale dell'uomo uno spazio per l'educazione e le arti
della cultura. La metafora della vigna in questo contesto può tornare ad essere d'aiuto
per spiegare come il lavoro della natura e l'intervento delle arti possano esser
concepiti in continuità l'uno con l'altro: così come la vigna richiede l'intervento
dell'arte della viticultura per raggiungere pienamente il suo telos, il punto di più altra
perfezione che la natura stessa gli ha prefissato, così anche per l'uomo si può pensare
che necessiti dell'intervento dell'educazione per mettere pienamente a frutto le sue
doti naturali. Il concetto di sviluppo naturale non si trova dunque in opposizione
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