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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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τοσούτους τόπους γενικοὺς τέμνεται· (…).<br />

E il discorso teorico sul valore di ciascuna cosa si suddivide in questi topoi<br />

generici: (…).<br />

(p. 43, 14-16 Wachsmuth)<br />

Si noterà inoltre che l'impiego della metodologia dialettica aristotelica viene<br />

accuratamente distinto dall'uso retorico e poetico della similitudine per definire le parti di<br />

una materia di indagine. Già Cicerone nei Topica, per distinguere accuratamente il<br />

rapporto tra genere e specie dal rapporto tra tutto e parti, allude alla confusione tra le due<br />

nozioni, equiparandola alle approssimative strategie definitorie di retori e poeti, per cui<br />

l'uso della metafora e della translatio verbi ha certamente un effetto di piacevolezza nel<br />

discorso, ma manca dell'acume necessario per distinguere due cose che sono soltanto<br />

simili:<br />

Formas qui putat idem esse quod partis, confundit artem et similitudine quadam<br />

conturbatus non satis acute quae sunt secernenda distinguit. Saepe etiam<br />

definiut et oratore et poetae per translationem verbi ex similitudine cum aliqua<br />

suavitate. Sed ego a vestris exemplis nisi necessario non recedam.<br />

Chi ritenesse che le specie sono la stessa cosa delle parti, confonderebbe la tecnica e<br />

confuso da una certa somiglianza non distinguerebbe in modo sufficientemente preciso<br />

le cose che vanno tenute separate. Spesso infatti gli oratori e i poeti definiscono per<br />

traslazione di una parola a partire da una somiglianza con una certa piacevolezza. Ma io<br />

se non è necessario non voglio scostarmi dai vostri esempi.<br />

(Topica 31-32)<br />

La differenza tra la diai/resij di Filone di Larissa e la diai/resij di Eudoro di Alessandria<br />

corrisponde dunque alla differenza tra due prospettive filosofiche che fanno usi opposti<br />

degli strumenti dell' ars dicendi. In contrasto con l'uso tradizionale della similitudine tra<br />

filosofia e medicina, Eudoro ricorre ad un'applicazione degli strumenti della<br />

dialettica/retorica aristotelica, per cui le questioni dell'etica vengono affrontate 'per<br />

problemi', facendo verosimilmente ricorso ad una classificazione 'topica' degli argomenti<br />

da trattare. Il che significa che Eudoro, come Cicerone, attraverso il recupero di una<br />

lxxx

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