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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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Platone ad essere associato nelle letteratura posteriore con un giardinetto privato, naturale<br />

prolungamento della sua attività di insegnamento 231 . È opportuno in conclusione notare che<br />

proprio a partire dalle notizie intorno alla vita di Platone si delinea la base per un’associazione<br />

forte tra l’attività filosofica e il contorno di un giardino : nelle lettere che descrivono i suoi<br />

soggiorni a Siracusa viene menzionato a più riprese un , come luogo di ritrovo e attività<br />

filosofica (Lettera III, 319 a3 ; Lettera VII, 348 c2).<br />

Il giardino di Platone è in fin dei conti una realtà piuttosto misteriosa e controverse sono le<br />

prove storicamente verificabili della sua esistenza a nostra disposizione.<br />

La successione<br />

Sappiamo che dopo la morte di Platone la direzione della scuola fu assunta dal nipote<br />

Speusippo, che fu scolarca per otto anni. L’uso del verbo in Diogene Laerzio 232<br />

dovrebbe far supporre che la carica gli venne affidata da Platone stesso, tuttavia autori antichi<br />

e moderni hanno spesso espresso meraviglia di fronte a questa scelta, ritenendo Aristotele il<br />

migliore candidato alla direzione della scuola e avanzando il sospetto di un certo ‘nepotismo’<br />

nella scelta di Platone. Sulla scia di queste considerazioni tutta una letteratura malevola nei<br />

confronti di Speusippo ha proliferato fin dall’antichità. Ma sarà sufficiente tenere in<br />

considerazione l’età matura di Speusippo, di contro alla relativa giovinezza di Aristotele, al<br />

momento della morte di Platone, insieme con lo spessore filosofico che i frammenti delle<br />

opere di Speusippo a noi giunti testimoniano, per dissipare del tutto ogni traccia di<br />

meraviglia 233 . Rimane tuttavia priva di perfetta chiarezza la dinamica di successione alla testa<br />

della scuola e le sue implicazioni istituzionali. Ci limiteremo qui a constatare che riguardo<br />

all’elezione di Senocrate abbiamo a disposizione un’informazione supplementare rispetto al<br />

caso di Speusippo. Nonostante Diogene Laerzio impieghi la consueta formula « Senocrate<br />

succedette a Speusippo e prese la direzione della scuola, mantenendola per venticinque anni,<br />

sotto l’arcontato di Lisimachide, a partire dal secondo anno della centodecima Olimpiade » 234 ,<br />

la modalità di elezione di Senocrate a capo della scuola viene chiarita da un dato interessante<br />

fornito dal testo di Filodemo : « » 235 . A partire da<br />

questa e da altre espressioni, si suppone che i membri effettivi della scuola fossero suddivisi<br />

231 Diogene Laerzio menziona un giardino nell’Academia associato a Lacide (D.L. IV, 60) e allestito (per lui?)<br />

dal re Attalo. Qui Lacide teneva lezione e il giardino “prendeva da lui anche il nome di Lacideo”. Non c’è<br />

niente però che suggerisca che si tratti dello stesso giardino posseduto prima da Platone.<br />

232 D.L. IV, 1.<br />

233 Taràn (1981), p. 8-9.<br />

234 D.L. IV, 14.<br />

235 Philod., Acad. Hist., col. VI, 40 = T1 Isnardi Parente<br />

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