UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

Antioco. Glucker (1978), p. 57, n. 153, ritiene che laddove Antioco metteva in
luce il consenso tra gli antichi, Carneade ne sottolineasse invece le differenze,
secondo l'idea che se, come è evidente, l'ispirazione generale di questo passaggio
diaphonico non proviene da Antioco, allora deve rispecchiare da vicino
l'impostazione di un testo di matrice carneadea. Tuttavia non è affatto necessario
che Carneade avesse veramente affrontato la questione delle differenze tra antica
Academia e Peripato, perché Cicerone, in un testo che sfrutta la strategia della
dossografia diaphonica, ritenesse opportuno trattare le due impostazioni
filosofiche come distinte. Lo spirito filosofico-critico di Cicerone è
sufficientemente sviluppato perché potesse prendere autonomamente in
considerazione le differenze specifiche al di là delle somiglianze tra le due istanze.
Amici: 'seguaci', o 'ammiratori' non necessariamente contemporanei. L'uso del
termine non è senza paralleli: v. Att. 2,16, 3: "controversia est Dicaearcho
familiari tuo cum Theophrasto amico meo"; Att. 2, 7, 4; 6, 1, 18; 13, 30, 3; Fin. 2,
44; Tusc. 3, 22; e ricalca l'uso di fi/loi all'interno della scuola peripatetica: D.L. V,
52.
– huc proxime: come già nota Reid (1885) la lezione manoscritta nunc
sembra fuori luogo, dal momento che il passaggio afferma l'armonia tra gli antichi
academici e gli antichi peripatetici, piuttosto che tra i 'nuovi'. Sugli esponenti più
recenti del Peripato i giudizi contenuti nei testi ciceroniani risentono generalmente
della propaganda sulla degenerazione del Peripato a partire dallo scolarcato di
Stratone e Licone, v. Fin. V, 14 = T. 50 : Contesto.
proxime: si noti che 'vicinanza' non equivale a 'identità'. Su questa sfumatura si
gioca gran parte della rilettura ciceroniana dell'operazione storiografica di Antioco
su questo preciso argomento. Cicerone accoglie la possibilità di considerare come
strettamente congiunte le due tradizioni academica e peripatetica, ma evita di
avallare l'idea di una loro perfetta identità. Proprio questo tipo di finezze
espositive contribuisce alla formazione di un giudizio altamente positivo sulle
capacità di Cicerone di emanciparsi dalle sue fonte e rielaborarne autonomamente
gli assunti.
– Introducebat etiam Carneades, non quo probaret, sed ut opponeret
186