UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

versi : « è bello essere sepolti nelle colline della propria patria » 272 . Il testo però aggiunge che
Polemone avrebbe insistito perché Crantore optasse per la sepoltura comune che lui auspicava
per il gruppo di discepoli ; al che Crantore avrebbe replicato : « Non mi sono mai opposto a
lui né prima né ora » 273 . Da questa testimonianza, se le si concede attendibilità storica,
possiamo dedurre che fosse importante per Polemone rafforzare l’unità del gruppo riunito
intorno a sè e che per far ciò abbia scelto di adottare pratiche già consolidate da altri tipi di
associazioni ateniesi, come ad esempio la pratica della sepoltura comune, scopo principale
delle associazioni di /. Lasciandosi del tutto alle spalle l’instabilità eventuale delle
pratiche di insegnamento del periodo precedente, la scuola academica si configura come una
realtà stabile che prende a prestito le forme associative che più le si confanno, in un processo
originale di consolidamento probabilmente non solo delle attività di insegnamento, ma anche
dello statuto associativo. La comunità academica assume d’altro canto caratteristiche sue
proprie, che non trovano riscontro negli ordinamenti di altre associazioni o delle scuole
filosofiche coeve. Dal testamento di Teofrasto si deduce infatti che la configurazione del
fondo connesso con la scuola non prevedeva la residenza in comune di tutti i membri della
scuola, dalle parole del testamento di Stratone addirittura affiora uno sfaldamento della
comunità, perché i suoi membri sono troppo anziani o si dedicano ad altre attività rispetto a
quella filosofica. Del resto le testimonianze relative alla gestione della scuola da parte per
esempio di Licone, non suggeriscono un rafforzamento di una comunità appartata, quanto
piuttosto un profondo inserimento della vita della scuola nelle dinamiche della vita sociale
cittadina. Relativamente simile alle dinamiche della comunità academica risulta quello che
Antigono di Caristo suggerisce a proposito di Zenone e i suoi discepoli. Zenone condivideva
l’abitazione con Perseo, ma non si ritraeva di fronte alle frequentazioni mondane dei potenti.
Da questo punto di vista l’immagine costruita dai resoconti biografici firmati da Antigono
suggerisce all’interno dell’Academia un processo di consolidamento della vita in comunità,
che coincide con l’adozione di uno stile di vita appartato e dedito allo studio, e che risente
probabilmente delle linee culturali promosse parimenti dall’attitudine di Pirrone, nella misura
in cui anch’egli visse appartato, evitando la frequentazione dei potenti 274 . Il promotore di
questa evoluzione organizzativa sembra essere stato Polemone in prima persona, al quale
possiamo attribuire la capacità di scegliere accuratamente 275 e tenere stretti intorno a sè i
discepoli. Si tenga presente a questo proposito la testimonianza secondo la quale una volta che
272 Philod., Acad. Hist., col. S, ll. 1-3 = TrGF II F 281.
273 Philod., Acad. Hist., col. S, ll. 7-9. Cfr. D.L. IV, 21, sul fatto che di fatto Polemone e Cratete condivisero la
stessa sepoltura.
274 Cfr. supra p.5.
275 Cfr. la testimonianza di Philod., Acad. Hist., col. XV, 40-46, secondo la quale Polemone si sarebbe
impegnato ad attirare nella sua scuola in giovane Crantore già sotto la guida di un altro maestro che
insegnava nell’Academia.
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