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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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dalla sua città). Esattamente lo stesso tipo di linguaggio viene adottato nel bios di Polemone :<br />

si veda innanzitutto l’enfasi posta sul termine in D.L. IV 18 e in secondo luogo le<br />

espressioni «» e «» in<br />

Philod. col. XIV 12-16, che descrivano l’atteggiamento solitario dello scolarca. Il passaggio a<br />

una vita filosofica in Polemone è descritto poi in primo luogo come l’abbracciare un'attitudine<br />

stabile (v. « <br />

» D.L. IV 17). Inoltre sono numerosi i punti in cui nella<br />

testimonianza antigonea si ribadisce l’ammirazione nei confronti di Polemone e del suo<br />

gruppo (v. « » Philod. col. XIV 26-27 ;<br />

« » D.L. IV 19 ;<br />

« » D.L. IV 24 ; « »<br />

Philod. col. R 5-6). È invece più difficile determinare quale sia il rapporto tra le descrizioni<br />

dell’impassibilità o indifferenza dei due personaggi di Pirrone e Polemone.<br />

Si nota innanzitutto che l’attitudine generale di Pirrone viene associata da Antigono a una<br />

posizione di tipo scettico che mette in discussione l’affidabilità generale dell’esperienza dei<br />

sensi 94 . Diversamente in Polemone il motivo dell’imperturbabilità sembra andare nella<br />

direzione di una descrizione dello straordinario controllo del saggio rispetto alle sue emozioni<br />

e reazioni, senza ulteriori implicazioni di carattere epistemologico. Antigono opta per una<br />

esemplificazione concreta e puntuale dell’attitudine generale di Polemone, facendo<br />

riferimento tanto all’inalterabilità dell’espressione del volto e della voce, quanto all’assenza di<br />

partecipazione emozionale nelle rappresentazioni teatrali e negli imprevisti della vita<br />

individuale e collettiva. Ne consegue che, se giudicato in base ai parametri dell’inalterabilità<br />

del saggio, promossa a livello teorico dalla figura di Pirrone, il filosofo academico Polemone<br />

spicca per eccellenza a livello pratico. Si ricorderà infine che i due filosofi, confrontati nei<br />

resoconti antigonei con lo stesso tipo di avvenimento, ovvero l’arrivo di un cane minaccioso 95 ,<br />

reagiscono in modi opposti, l’uno scappa via impaurito sopra un albero, l’altro invece non si<br />

scompone e si lascia azzannare un poplite, generando lo sconcerto e la preoccupazione degli<br />

astanti. Quella di Polemone dunque appare nel resoconto antigoneo come una versione più<br />

forte e coerente della medesima impassibilità attribuita a Pirrone.<br />

La rete di interazioni tra la figura di Pirrone e il circolo degli academici sembra ulteriormente<br />

confermata da un passaggio di Diogene in cui Arcesilao è detto (D.L. IV 37). Il<br />

tema della , come noto, è proprio di una ricca tradizione che si riallaccia a Pirrone, e se<br />

94 Cfr. Decleva Caizzi (1981b), p. 164-165 et passim. L’inganno delle opinioni sembra essere al centro anche<br />

delle descrizioni di Timone, v. il frammento su Parmenide, nei Silli.<br />

95 Non è mancato chi abbia visto in questo tipo di aneddoti un riferimento ai filosofi cinici, v. Dumont (1987),<br />

p.87.<br />

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