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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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Come Polemone poi si inserisca in questa tradizione è difficile dirlo. Le fonti a nostra<br />

disposizione non ci permettono a colpo sicuro di inserirlo nel contesto di questo ampio<br />

dibattito sull’interpretazione delle dottrine platoniche; il già citato passo di Diogene<br />

Laerzio 29 allora viene talvolta impiegato per affermare che Polemone preferì esercitarsi<br />

nelle azioni pratiche piuttosto che nelle questioni teoriche 30 . Per questa ragione John<br />

Dillon in The Heirs of Plato fa di Polemone un ‘champion of ethical praxis’ 31 e asserisce<br />

che ci si potrebbe ragionevolmente aspettare da un uomo dello stampo di Polemone una<br />

certa ‘impazienza’ per quanto concerne lo sviluppo di intricate posizioni dottrinali; questo<br />

sarebbe dunque il motivo, continua Dillon, per il quale non troviamo il nome di Polemone<br />

associato a nessuno speciale contributo nel campo della logica o della fisica (nonostante si<br />

possa esprimere qualche riserva per quanto riguarda quest’ultimo campo) 32 . Una certa<br />

importanza può essere attribuita a questo scolarca invece nel campo dell’indagine sui<br />

principi dell’etica e, sottolinea Dillon, si potrebbe discutere in questo contesto dell’origine<br />

della nota teoria stoica del fine ultimo () della vita umana come vivere in accordo<br />

con la natura () 33 . Le conclusioni a cui lo studioso<br />

irlandese perviene infine suggeriscono che, per quanto non sembri possibile distinguere<br />

nettamente tra loro le posizioni sull’etica di Senocrate e Polemone, quest’ultimo potrebbe<br />

effettivamente aver costituito lo stimolo per la formulazione da parte di Zenone della sua<br />

peculiare dottrina morale. Il più grande contributo di Polemone dunque sarebbe<br />

presumibilmente da ricercarsi proprio nell’ambito dell’etica e Dillon lo descrive nei<br />

termini di un ‘incremento d’austerità’ nella dottrina dell’Academia, che anticiperebbe in<br />

modo significativo quello di Zenone e dei suoi successori 34 . Ancora più complessa ed<br />

insicura sarebbe la valutazione della dottrina abbracciata da Polemone nell’ambito della<br />

fisica o cosmologia. Il suggestivo frammento dei Placita di Aezio conservato da Stobeo, in<br />

invece di Aristotele come in opposizione rispetto agli insegnamenti di Platone.<br />

29 T. 1: D.L. IV 18-19 ; PHerc. 1021 e 164 : Acad. hist. col XIV 3 sqq.<br />

30 v. Von Fritz (1952), col. 2526, 10-21.<br />

31 Dillon (2003), pp. 156-176.<br />

32 Si noti che un rifiuto esplicito delle indagini fisiche e logiche coincide con uno degli esiti del pensiero cinico, v. DL<br />

VI, 103.<br />

33 Ivi, p.160. Cf. SVF I 179 : D.L VII 87 :<br />

« <br />

» e Stobaeus, Ecl. II 75 :<br />

« o<br />

» cfr. Cic., Fin. IV 14 ; III 21.<br />

34 Ivi, p. 166.<br />

viii

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