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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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A)<br />

– Platonis...primum hic disputare solitum: l'omaggio, diretto o indiretto, a<br />

Platone è un elemento ricorrente nell'attività filosofica di Cicerone. In questo<br />

contesto la figura del filosofo viene chiamata a coprire un ruolo di primissimo piano,<br />

sia per il legame che intrattiene con il luogo prescelto, sia per l'argomento della<br />

trattazione che segue. Pisone infatti si accinge a fornire un'esposizione di quella che<br />

ritiene essere la più genuina eredità platonica ed in via preliminare si pone faccia a<br />

faccia con l'auctoritas (“in conspectu meo”). Ci sono ragioni per credere che questo<br />

'incontro' tra Pisone e Platone contenga una punta di ironia ciceroniana. Non si può<br />

fare a meno di notare che, nonostante l'esposizione avvenga nel luogo fisico<br />

dell'Academia e nonostante l'evocazione drammatica di Platone e dei suoi successori,<br />

il discorso che segue (v. Fin. V, 9-14; 42-43; 54; 77; 86) fa molto più riferimento ad<br />

Aristotele e alla sua scuola 574 , che di fatto è fiorita in un altro parco extra-urbano, e<br />

che certamente non coincide, per quanto Antioco si sforzi di sostenere il contrario,<br />

con l'Academia.<br />

– illi hortuli propinqui: la menzione da parte del testo ciceroniano di un<br />

'hortulus' di Platone attesta la circolazione già in epoca romana dell'idea che Platone<br />

possedesse un piccolo appezzamento di terra non lontano dal parco dell'Academia,<br />

cfr. Il bios di Polemone, p. 60 ss.: 'il giardino di Platone'.<br />

– Polemo, cuius illa ipsa sessio fuit quam videmus: il terzo scolarca<br />

dell'Academia viene rievocato per il tramite di una seduta in pietra, sulla quale<br />

verosimilmente non solo Polemone aveva avuto l'occasione di sedersi, ma che<br />

probabilmente distingueva il posto dello scolarca rispetto a quello degli altri<br />

discepoli. Diversamente bisognerebbe immaginare una speciale incisione epigrafica<br />

posta ad indicare il punto esclusivo in cui Polemone si sedeva in occasione delle<br />

riunioni con i suoi colleghi e discepoli. Il termine 'sessio' potrebbe inoltre avere la<br />

stessa funzione del riferimento all'Esedra in DL IV, 19 (= T. 2). In ogni caso<br />

574 L'oggetto dell'esposizione del discorso di Pisone viene in un primo momento descritto come « Academiae de<br />

finibus bonorum Peripateticorumque sententia » (Fin. V, 8), ma in seguito si riduce alla « Peripateticorum<br />

disciplina » (Fin. V, 9); la parte conclusiva del testo inoltre (V, 76 ss.) si occupa dell'antico conflitto tra la<br />

posizione stoica e la posizione peripatetica (Fin. V, 76: « itaque haec cum illis (scil. Stoicis) est dissensio,<br />

cum Peripateticis nulla sane »; Fin. V, 78: « Atqui, inquit, si Stoicis concedis ut virtus sola, si adsit vitam<br />

efficiat beatam, concedis etiam Peripateticis »), senza alcuna menzione dell'apporto specifico dell'Academia<br />

al dibattito. v. anche Fin. V, 86; 93; 94.<br />

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