UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

καὶ τὸ ἀγαθὸν [τὸ] καλόν, καθὸ ἐπαινετὸν ἤτοι παρέχον ἐπαινετούς·
δὲ πρὸς τὸ ζῆν εὔχρηστον· συμπαρατείνοι δ' ἂν ἡ ἔννοια καὶ
πρὸς τὸ εὖ ζῆν. Ταῦτα δ' ἐστὶ πρῶτα κατὰ φύσιν ψυχῆς καὶ σώματος, περὶ
ὧν προείρηται. δ' ἐστὶν οἰκεῖον ψυχῆς καὶ σώματος πάθος, εἰς τὸ κατὰ
φύσιν ἐκ τοῦ παρὰ φύσιν ἀγωγόν, ὥσπερ ὁ Πλάτων ἐν τῷ Τιμαίῳ ὡρίσατο 450 ".
Il testo di [Ario Didimo] 451 nel suo complesso solleva numerose difficoltà.
Sarebbe probabilmente scorretto impiegarlo come prova definitiva dell'esistenza
di una teoria genuinamente peripatetica su ta£ prw=ta kata£ fu/sin, poiché è
evidente che risente anch'esso delle molteplici e stratificate influenze culturali con
cui si confronta anche Cicerone. Tuttavia il testo offre senza dubbio una
testimonianza dossografica di grande valore, nella misura in cui tiene conto degli
sviluppi dottrinali del Peripato e della Stoa in epoca ellenistica 452 . Rappresenta
dunque un interessante termine di confronto per le informazioni fornite dal testo
ciceroniano.
La testimonianza qui riportata è inserita in un testo più ampio conosciuto come
Dossografia A di [Ario Didimo]. Mi limito a constatare che il testo presenta una
struttura diairetica funzionale al confronto tra la dottrina peripatetica e la dottrina
stoica. Non si tratta di diaireseis risolutive del problema del fine ultimo, come
quello trasmesse sotto il nome di Crisippo e Carneade, ma di diareseis della
materia etica, ovvero di schemi d'indagine secondo il metodo inaugurato da
Platone e dalla sofistica 453 . L'impressione di eccessiva schematicità viene
giustificata dalla critica con l'intento essenzialmente dossografico del testo.
Secondo l'approccio critico dominante, l'opera di [Ario Didimo] è una
compilazione scolastica delle dottrine di varie scuole filosofiche e l'attendibilità
450 v. Plato, Tim. 64 c-d : « τὸ μὲν παρὰ φύσιν καὶ βίαιον γιγνόμενον ἁθρόον παρ' ἡμῖν πάθος ἀλγεινόν, τὸ
δ' εἰς φύσιν ἀπιὸν πάλιν ἁθρόον ἡδύ, τὸ δὲ ἡρέμα καὶ κατὰ σμικρὸν ἀναίσθητον, τὸ δ' ἐναντίον τούτοις
ἐναντίως ». cfr. Rep. 583c; Phileb. 31d sgg.
451 Il passo in oggetto è tratto dalla sezione 'Peri£ tou= h)qikou= ei)/douj th=j filosofi/aj < )Ek th=j Didu/mou
e)pitomh=j >, dove la menzione dell'autore è un'integrazione dell'editore sulla base di una convinzione diffusa,
ma non comprovata, che il testo di Dox. A e Dox. B provengano dalla mano dello stesso autore di Dox. C. In
tempi recenti un contributo fondamentale all'inquadramento di questo tipo di testi è stato dato dai numerosi
ripensamenti sull'uso più o meno appropriato del termine 'eclettico', v. Dillon, Long (1988); in particolare
Donini (1988), p. 31. Sul caso emblematico dell'epitome di etica peripatetica di Ario Didimo, v. Giusta
(1964-1967), che la considera uno dei testi chiave per ricostruire la struttura di un modello dossografico di
origine peripatetica risalente al primo Peripato; v. anche i più recenti studi metodologicamente differenti
riuniti in Fortenbaugh (1983). Per una discussione dettagliata sull'identità di Ario Didimo e la legittimità
dell'attribuzione del testo in oggetto v. Göransson (1995), pp. 203-226; B. Inwood, review of Göransson in
BMCR 95.12.8 [electronic]=7 (1996), 25-30.
452 Similitudini e differenze con Cicerone: Giusta (1964-1967); Magnaldi (1991).
453 v. Introduzione, pp. lviii-lxi e ss.
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