18.06.2013 Views

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

B)<br />

“niente può essere compreso come certo”.<br />

Inoltre ritiene vera la tesi che “il saggio non formulerà mai opinioni” solo in<br />

congiunzione con la premessa scettica che “non è possibile comprendere niente<br />

come certo”, ottenendo dunque come conclusione sillogistica che “il saggio<br />

sospenderà sempre l'assenso” (cfr. Sext.Emp., Adv.math. VII, 155: “(...) πάντων<br />

δὲ ὄντων ἀκαταλήπτων ἀκολουθήσει καὶ κατὰ τοὺς Στωικοὺς ἐπέχειν τὸν<br />

σοφόν”; v. Luc. 68: “Sin autem omnino nihil esse quod percipi possit a me<br />

sumpsero et quod tu mihi das accepero, sapientem adsensus omnes cohibiturum”;<br />

Luc. 78: “illud certe, opinatione et perceptione sublata, sequitur omnium<br />

adsensionum retentio, ut si ostendero nihil posse percipi tu concedas numquam<br />

adsensurum esse”). Cfr. Luc. 111: “...Id ita esset, si nos verum omnino tolleremus.<br />

Non facimus; nam tam vera quam falsa cernimus. Sed probandi species est;<br />

percipiendi signum nullum habemus”.<br />

La verità riconosciuta da Cicerone e i suoi consimili è la validità<br />

dell'argomentazione, non, per quanto ci è dato di comprendere, la verità<br />

dogmatica di una dottrina.<br />

L'impiego del nome di Polemone in coppia con quello di Senocrate, affiancato da quello di<br />

Aristotele e Teofrasto, costituisce in questo contesto un'acuta provocazione di Cicerone nei<br />

confronti dell'operazione storiografica di Antioco. Non è difficile, infatti, provare l'assoluta<br />

estraneità dei filosofi menzionati rispetto alle questioni epistemologiche diffusamente trattate<br />

nel testo; ciò corrisponde a una delegittimazione del ricorso all'autorità degli antichi filosofi<br />

da parte di Antioco. La strategia di Cicerone è molto semplice: è sufficiente delimitare<br />

temporalmente il contesto filosofico delle questioni trattate, per rendere fuori luogo la<br />

menzione del nome di Aristotele, Teofrasto, Senocrate o Polemone. Il contesto, come si<br />

evince chiaramente dal testo, è quello degli scontri tra “dogmatici” e “scettici” in seguito<br />

all'apparizione sulla scena della teoria epistemologica stoica. Le questioni trattate<br />

appartengono dunque ad un periodo storico immediatamente posteriore rispetto a quello in cui<br />

l'Academia antica si colloca e solo a costo di un'anacronismo evidente potrebbero venir<br />

retrodatate. Dell'autorità di chi allora può avvalersi Antioco?<br />

Dopo aver risposto alle accuse di Lucullo-Antioco ad una ad una, Cicerone passa dalla<br />

difensiva all'attacco e sposta il discorso su un piano più generale. È discutibile fino a che<br />

172

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!