UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

– Dabit hoc Zenoni Polemo: la doppia correlazione tra vita felice, lode a buon
diritto e virtù morale è compatibile non solo con la tesi stoica, ma anche con la
posizione etica attribuita a Polemone e più in generale con quella di tutti coloro "qui
virtutem omnibus rebus multo anteponentes adiungunt ei tamen aliquid summo in
bono", ovvero tutti gli esponenti della Carneadia divisio la cui posizione è
riassumibile nella forma: honestas + x.
– magister eius: il maestro di Polemone: Senocrate. L'attribuzione a maestro e
discepolo di una medesima posizione etica è funzionale ad una attribuzione
complessiva a tutta la scuola filosofica di cui sono rappresentanti. Si noti la
progressione verso un insieme sempre più ampio: Polemone --> Senocrate --> tota
gens --> et reliqui.
– tota illa gens : cfr. familia; Fin. IV, 49: "Quis igitur tibi istud dabit praeter
Pyrrhonem, Aristonem eorumve similes, quos tu non probas? Aristoteles,
Xenocrates, tota illa familia non dabit, quippe qui valetudinem, vires, divitias,
gloriam, multa alia bona esse dicant, laudabilia non dicant"; Leg. I, 55 : "Quia, si,
ut Chius Aristo dixit, solum bonum esse quod honestum esset, malumque quod turpe,
ceteras res omnia plane paris ac ne minimum quidem utrum adessent an abessent
interesse, valde a Xenocrate et Aristotele et ab illa Platonis familia discreparet
essetque inter eos de re maxima et de omni vivendi ratione dissensio".
La gens viene identificata dal fatto di non ammettere la prima premessa del
sillogismo stoico: Quod est bonum, omne laudabile est, il che equivale ad annoverare
nella categoria dei beni anche elementi che esulano dalla virtù. Al § 49 figura una
lista di questi beni diversi dalla virtù e che non rientrano nella sfera delle cose 'degne
di lode': la salute, le forze del corpo, le ricchezze, la buona fama, e molte altre cose
vengono infatti spesso considerate il frutto di una buona sorte piuttosto che
dell'applicazione individuale, che sola giustifica la lode. Si noterà che nella prima
menzione della gens di academici e peripatetici al § 49 il nome di Polemone è del
tutto assente, mentre vengono menzionati Senocrate e Aristotele, secondo la consueta
strategia di radunare su un medesimo fronte uno scolarca dell'Academia e il
fondatore del Liceo. In questo passaggio invece Polemone è l'unico portavoce
nominato esplicitamente. La specifica missione che gli viene affidata è quella di
rappresentante massimo della posizione composita honestas + x.
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